COSENZA A due giorni dalla vittoria del No al referendum sulla fusione, il Consiglio bruzio vara l’organismo che dovrà occuparsi della gestione dei servizi tecnici amministrativi del Trasporto pubblico locale: sul Tpl si consumano – con un tempismo beffardo – le prove di unione (dei Comuni) sui trasporti, grazie all’Ambito territoriale con Rende e Castrolibero. Aula consiliare semivuota ma comunione di intenti sul punto, in chiusura della seduta che si apre con il caso dell’acqua inquinata.
Il 21 novembre le analisi Geolab in alcune strade tra via Panebianco e il tribunale come via Lanzinio e via Martorelli hanno dato esito negativo, dopo il bypass ottenuto tramite l’installazione di due nuove condotte. Un passaggio importante anche se «la soluzione non è definitiva» ha spiegato il sindaco Franz Caruso, in quanto non è stato individuato il punto di inquinamento della condotta, tanto che il territorio si sta ancora monitorando e non si escludono altre soluzioni tecnologiche per individuare la fonte del problema.
«Le analisi dei privati non sono del tutto attendibili perché non si sa dove e come è stato preso il campione, c’è una procedura ad hoc» ha chiosato Caruso.
Sull’attendibilità, D’Ippolito (FdI) non ha escluso che le analisi del mese scorso fossero rispondenti alla realtà e segnalassero un rischio.
Dai banchi della maggioranza la proposta di mozione di Penna e Alimena – programmata all’odg del prossimo consiglio – sulla rimozione degli ostacoli burocratici per i permessi di soggiorno e un protocollo d’intesa con l’ufficio immigrazione della questura.
Poi la ratifica delle due variazioni assunte dalla giunta con carattere di urgenza (per richieste da parte dei settori) a inizio ottobre: dopo l’esposizione della pratica da parte del funzionario Marco De Rito, Bianca Rende interviene sui 220mila euro con cui sono state definanziate le quattro ludoteche cittadine per motivare la sua votazione contro, incalzando poi la giunta da un lato sui disservizi negli asili nido tanto per l’utenza quanto per i lavoratori, dall’altro sull’assistenza degli alunni con disabilità e sulla richiesta di assistenti specialistici. Dalla minoranza parla poi Spataro, annunciando anche lui il voto contrario sulla variazione.
Dopo una sospensione si produce una mozione condivisa finalizzata a una soluzione strutturale per l’emergenza idrica nei quartieri interessati dall’inquinamento: sull’intero sistema Carmelo Misiti menziona la carta dei servizi, «elemento di importante innovazione» introdotto con Arera e Arrical.
La dirigente Matilde Fittante illustra il rinnovo dell’accordo sullo schema di convenzione redatto dai 14 sindaci dell’ambito assistenziale che vede in Cosenza il comune capofila: una serie di servizi assistenziali per le fasce più deboli della popolazione, con l’aggiunta della gestione degli asili nido (ne saranno attivati 3 grazie a fondi Pnrr); una seconda convenzione riguarda l’assunzione di 9 nuovi assistenti sociali: una selezione riservata già conclusa e una aperta, già bandita ed espletata nel prossimo mese.
Sui servizi educativi, il dirigente Giuseppe Bruno menziona la “rivoluzione normativa” introdotta nel 2014 dalla Regione con gli ambiti e con cui Palazzo dei Bruzi ha finito di adeguarsi dopo un periodo di transizione. Alimena coglie l’occasione per stigmatizzare gli atti di vandalismo negli uffici Welfare che hanno portato alla loro chiusura fino a giovedì 5.
L’assessore Damiano Covelli illustra la proposta di delibera (approvata poi con l’astensione del centrodestra, prima della chiusura della seduta anticipata per il rinvio degli ultimi due punti all’odg) che ingloba i due regolamenti per la creazione di un ambito territoriale associato dell’area urbana tra i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero per la gestione dei servizi tecnici amministrativi in tema di trasporti pubblici locali (legge regionale 35/2015 su ArtCal, Autorità regionale dei Trasporti della Calabria). «Un passo importante soprattutto in ottica del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile, ndr)» commenta Covelli in riferimento ai fondi attivati, «l’Unione dei Comuni a cui pensiamo non può prescindere dai servizi: acqua e rifiuti oltre ai trasporti». Riduzione dei costi, aumento dell’efficienza e coordinamento sono i punti che secondo la consigliera Bresciani permetteranno la giusta integrazione e sostenibilità del servizio, ottimizzando traffico e mobilità. «La convenzione l’abbiamo votata nel 2022, ci sono voluti due anni per costituire un ufficio…» ha ironizzato Rende smorzando gli entusiasmi, «serviranno vent’anni per avere davvero servizi efficienti». Scettico anche Spataro: «Un’accelerazione che mi sembra strana». La risposta di Franz Caruso, dopo aver ribadito la sua posizione favorevole (con riserva) alla fusione nel merito ma non nel metodo: «La convocazione del consiglio e l’ordine del giorno risalgono a prima del referendum». (e.furia@corrierecal.it)
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