«“…Quello che ci distingue da certo ambientalismo ideologico è, che noi vogliamo difendere la natura con l’uomo dentro, coniugando sostenibilità ambientale, economica e sociale”; la frase del famoso Filosofo Conservatore Roger Scruton è stata utilizzata dalla premier Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati in occasione della presentazione del nuovo Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. E’ chiaro che l’attuale Governo e le forze politiche che lo compongono, vogliono prendere le distanze da quella scellerata pratica di ambientalismo integralista, che sacrifica a tutti i costi sia le attività economiche che il benessere dell’uomo. Mentre il Governo centrale fa di tutto per accelerare le pratiche autorizzative, che rallentano e scoraggiano chi decide di impegnarsi nel settore delle Rinnovabili, il Governo calabrese invece approva leggi che ne depotenziano l’intero settore». È quanto affermano in una nota il presidente e il comitato direttivo dell’Associazione liberi imprenditori boschivi forestali calabresi.
«Meloni – proseguono – tesse la tela delle rinnovabili mentre Occhiuto con la sua maggioranza, compresi i meloniani calabresi, la disfanno. Alla luce di ciò ci chiediamo: gli esponenti di FdI, in particolare il vice presidente Filippo Pietropaolo e la capogruppo Luciana De Francesco, su quali basi politiche giustificano il loro parere favorevole alla presentazione ed all’approvazione dell’emendamento Laghi che depotenzia e penalizza la centrale del Mercure? E ancora, chi governa la Calabria ha letto il recente rapporto sulle rinnovabili? Si sono resi conto che la nostra Regione è in fondo alla classifica nella realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e che sono lontanissimi dall’obiettivo imposto dalla Ue? Ci giunge notizia, per fortuna, che qualche Consigliere regionale abbia capito e compreso tutto questo! Ci fa immensamente piacere inoltre apprendere che tre Consiglieri regionali si siano accorti che la scellerata norma sul depotenziamento del Mercure non ha nessun fondamento scientifico; che non esiste alcun dato epidemiologico che possa dimostrare e certificare il grave pericolo conclamato dall’estensore di quella norma! Ed è per questo che vogliamo ringraziare pubblicamente gli On.li Giuseppe Graziano, Francesco De Nisi e Katia Gentile che si sono fatti promotori di una proposta di legge che, se approvata, abrogherà l’art. 14 della legge regionale 36/2024, c.d. “norma Laghi”. Esprimiamo gratitudine ai suddetti Consiglieri per aver preso questa posizione ferma e coraggiosa, mentre esortiamo tutti i Consiglieri regionali di maggioranza ed opposizione ad appoggiare tale proposta, lo chiediamo accoratamente in nome e per conto delle migliaia di famiglie che in questo settore operano e lavorano. Per quel che ci compete il nostro comitato direttivo si preoccuperà di portare le centinaia di persone a rischio disoccupazione sotto il Consiglio Regionale al fine di sensibilizzare la politica e le Istituzioni tutte ad abrogare questa legge rovina famiglie».
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