CATANZARO Il ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Alberti Casellati, e il vicepresidente della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, in rappresentanza del presidente Roberto Occhiuto, hanno sottoscritto oggi in Cittadella un protocollo di intenti sulla semplificazione normativa. Il protocollo è finalizzato ad «assicurare la “pulizia” dell’ordinamento attraverso il riassetto normativo, statale e regionale, eliminando incongruenze e antinomie relative ai diversi settori legislativi, cancellando norme implicitamente già abrogate e, più specificamente, verificando in concreto se sia realmente necessario normare per il raggiungimento del fine pubblico perseguito»: inoltre l’intesa punta a garantire un quadro certo e trasparente di regole semplificate per non aggravare i procedimenti amministrativi, il tutto a diretto beneficio del sistema dei cittadini e delle imprese. Scendendo ancora più nel dettaglio, con il protocollo la Regione Calabria si impegna a «segnalare al ministro per le Riforme istituzionali quegli interventi di semplificazione normativa di competenza statale che ritiene abbiano avuto, riguardo al tessuto socioeconomico del proprio territorio e alle esigenze di competitività del sistema imprese, una ricaduta di largo beneficio per cittadini e imprese quali maggior speditezza e snellimento dei procedimenti», a sua volta il ministro «si impegna a valutare le proposte della Regione per una rapida approvazione da parte del Governo e del Parlamento».
««Il protocollo d’intesa con la Regione Calabria – ha detto Casellati – è molto importante perché semplificare significa fare pulizia normativa, significa togliere tutte quelle sovrapposizioni normative che danno incertezza nell’interpretazione, creano passaggi inutili e tempi lunghi. La burocrazia è uno stalker per i cittadini e per le imprese. Nasciamo e viviamo nella burocrazia. Quando si nasce un genitore non fa neppure a tempo a godere della nascita del figlio che deve fare cinque adempimenti in tre uffici diversi e per aprire un bar ci vogliono 72 adempimenti con in circa 30 uffici diversi. Quindi la semplificazione significa liberare tutte quelle potenzialità che si vanificano nei meandri della burocrazia. Del resto di punto chiave circa la semplificazione ha parlato anche Draghi nell’ultimo suo rapporto in Europa perché la semplificazione è una straordinaria leva di carattere economico. Secondo la Cgia di Mestre tutti i passaggi burocratici costano agli italiani circa 150 miliardi di euro all’anno, tutte risorse che vengono sottratte ad altri investimenti molto più utili nel concreto. In concreto l’intesa prevede un tavolo con tecnici della Regione e del ministero che lavoreranno – ha detto la ministra – sia sulle leggi regionali sia su quelle nazionali. Ho già chiuso vari protocolli con altre Regioni ma ogni regione ha delle esigenze peculiari che noi riportiamo a livello nazionale».
«Il protocollo – ha detto a sua volta Pietropaolo – è importantissimo e siamo onorati di ricevere qui il ministro Casellati perché è un’iniziativa che riteniamo veramente molto importante. Anche il presidente Occhiuto, che oggi ho l’onore di rappresentare, tiene moltissimo e queste attività perché in effetti la semplificazione è il motore dello sviluppo della nostra regione. Alle nostre latitudini la semplificazione è ancora più importante perché la semplificazione può voler dire fare la differenza nell’attrazione degli investimenti, significa dare segnali di chiarezza e di semplicità ai cittadini”. “Il tavolo tecnico – ha proseguito il vice presidente – è un tavolo di concerto tra Regione e ministero per individuare le singole azioni di intervento sulle leggi regionali e su quelle nazionali per far sì che questa semplificazione effettivamente abbia un risvolto pratico. Semplificazione normativa che sia da affiancare a quella amministrativa, procedurale e di prassi e che deve prevedere anche strumenti quali per esempio la digitalizzazione di alcuni procedimenti. La semplificazione – ha concluso Pietropaolo – deve servire ai nostri funzionari e dirigenti a dare uno strumento chiaro per poter operare in tranquillità. Le norme poco chiare consentono a chi non vuole operare nell’onestà e nella legittimità una facilitazione di operazioni poco adeguate al ruolo che svolgono. Quindi la semplificazione e la chiarezza sono fondamentali per far sì che tutti i procedimenti vadano avanti velocemente e con chiarezza nel rispetto dei cittadini e soprattutto delle imprese che sono quelle che attendono procedimenti chiari per poter avviare un’attività e quindi creare occupazione». (a.cant.)
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