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Medicina di qualità e ricerca, la sfida del luminare svizzero che ha scelto di vivere a Cosenza

Casa nel centro storico, lavora tra Unical e ospedale Annunziata. Ralph Schmid: «Un progetto di ricerca su tumore al polmone e mesotelioma»

Pubblicato il: 08/12/2024 – 7:36
di Fabio Benincasa
Medicina di qualità e ricerca, la sfida del luminare svizzero che ha scelto di vivere a Cosenza

COSENZA Ralph Schmid, originario di Zurigo, vanta una carriera di prim’ordine in istituzioni di prestigio come l’Università di Berna e la Sichuan University in Cina. In passato ha ricoperto il ruolo di presidente della Società di Chirurgia Svizzera, dove ha avuto un impatto significativo sul progresso delle tecniche chirurgiche e sulla formazione di nuovi specialisti. Arrivato a Cosenza, nelle scorse settimane, ha deciso di vivere nella città dei bruzi: nel centro storico.
La sua presenza all’Unical è stata resa possibile dalla capacità dell’ateneo di attrarre investitori privati: attraverso una call pubblica, l’ateneo ha individuato proprio in Schmid la figura adatta allo sviluppo di un programma di ricerca dal titolo “Applicazione delle tecnologie digitali per diagnosi/terapia del tumore polmonare ‘one step’: riduzione dei tempi di attesa e ottimizzazione dei programmi di screening”, con l’obiettivo di migliorare i risultati clinici, riducendo i tempi d’attesa per i pazienti. «Da tre anni sono professore anche a Shanghai e collaboro con il più grande ospedale del mondo dove portano a termine 16.000 interventi all’anno, hanno una grande volontà di investire nella ricerca e per questo hanno collaborato con noi a Berna», racconta Schmid al Corriere della Calabria. «E’ nato questo programma di ricerca e ora lo “trasferiamo” a Cosenza: iniziamo con la ricerca di base sul tumore, sul cancro del polmone naturalmente e mesotelioma».

Vivere e fare ricerca in Calabria

Schmid ha colto una sfida importante, decidendo di sposare un progetto di ricerca in Calabria. «L’infrastruttura all’Unical è ottima, si può lavorare, adesso abbiamo bisogno di fondi per creare i progetti e dopo proseguiremo senza problemi», dice il dottore. Ottima la sinergia e la collaborazione con i colleghi dell’Annunziata di Cosenza. «All’ospedale, uno dei punti importanti come ha detto la professoressa Franca Melfi, è il lavoro interdisciplinare perché la qualità in medicina dipende dall’impegno sinergico tra noi, l’oncologo, il pneumologo, i chirurghi cardiaci. Questa unione di intenti consenti di innalzare la qualità dell’ospedale universitario che vogliamo creare qui». (f.benincasa@corrierecal.it)

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