ROMA Beni per oltre due milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia su provvedimento della Corte di Appello – Sezione Misure di Prevenzione di Caltanissetta, nei confronti di un affiliato vicino alla famiglia gelese di Cosa nostra. L’imprenditore è risultato negli anni essere stato a disposizione della famiglia mafiosa di Gela, destinando a questa ingenti disponibilità finanziarie, in cambio di interventi finalizzati ad imporre le proprie forniture di inerti, utilizzando il metodo delle sovrafatturazioni di forniture e di trasporti. Oggetto di confisca una società di capitale attiva nel settore della produzione di inerti, titolare tra l’altro di una grossa cava con impianto di estrazione, due quote di partecipazione societarie, 9 immobili tra i quali una multiproprietà alle Isole Eolie, numerosi rapporti bancari, un autocarro, per un valore complessivo di 2,2 milioni di euro.
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