LAMEZIA TERME Un disincentivo al “Natale con i tuoi”: il caro prezzi che colpisce i viaggiatori in questo periodo ricade soprattutto sugli studenti fuori sede e i giovani lavoratori, ma nei casi limite anche chi non ha particolari problemi di portafogli e si muove per rientrare magari nella città d’origine, rischia di dover investire nei trasporti la tredicesima o comunque tutto il budget per i giorni di festa.
Per spostarsi – dicono le statistiche nazionali di queste ore – infatti si spendono anche 1200 euro, per i voli si registrano rincari fino al 1000% rispetto alla bassa stagione, mentre sui treni i rialzi sono mediamente del 300% e neanche il trasporto su gomma si salva.
Gli aumenti di prezzo per viaggiare in Italia toccano fino al 50% rispetto a un anno fa e i biglietti arrivano a sfiorare i 600 euro (andata e ritorno). La Calabria non si discosta dal trend nazionale: aspettando di vedere l’impatto dei nuovi voli Aeroitalia (leggi qui e qui), il costo dei biglietti per chi sceglie l’aereo resta alto e in alcuni casi i voli nazionali sono più esosi di quelli dall’estero: per fare un esempio a noi vicino da un Paese con una folta presenza italiana, andata e ritorno dalla Svizzera costano in aereo in media 400 euro, con biglietto prenotato con largo anticipo, laddove un volo Milano-Reggio Calabria può costare tra 220 e 300 euro; va un po’ meglio sul Bologna-Lamezia: 158 euro (fonte: Skyscanner).
«Dalla Calabria i voli Ita costano il 15% in più rispetto a quelli della Puglia» racconta Massimo, insegnante cosentino a Milano, «e gli orari non agevolano rientri per poter sfruttare i già esigui mezzi di collegamento da e per l’aeroporto. A meno che non si decida di tornare a notte inoltrata e rientrare con auto propria, con spese per il parcheggio tra 24 e 36 euro». Sì perché ai costi del viaggio si sommano quelli per spostarsi – non certo agevolmente – dagli aeroporti a casa, una volta che si è rientrati: ma questo forse è un altro discorso…
Ma per un pendolare calabrese le spese di viaggio elevate – a fronte dei soliti, enormi disagi – non sono solo un brutto regalo natalizio, peraltro neanche inedito (un anno fa Lamezia risultò tra le destinazioni più costose a Natale, con prezzi aumentati dell’830% rispetto alla media e il biglietto più elevato dopo Catania): «I viaggi di andata dalla Calabria verso Milano, in treno, costano il 10/15% in più rispetto ai viaggi di ritorno. E nei periodi di festività – aggiunge l’insegnante – i costi vengono almeno duplicati, sempre a danno dei lavoratori viaggiatori residenti al sud».
Non solo treni, anche spostarsi in autobus può diventare un lusso: un bus da Reggio Calabria a Torino sotto le festività arriva a costare il 267% in più, segnala Federconsumatori.
Ma è il caro-voli a preoccupare maggiormente, tanto più dopo anni in cui ci si era abituati a biglietti dal prezzo spesso più accessibile rispetto all’opzione treno: oggi, al contrario, ciò che più colpisce è il dato che l’aumento più o meno generalizzato riguardi proprio le compagnie sempre meno “low cost”: Ryanair, Easyjet, WizzAir e Volotea.
Altroconsumo ha segnalato che in questo periodo gli italiani viaggeranno di più, ma allo stesso tempo ha messo in guardia: si potranno raggiungere aumenti sproporzionati rispetto agli altri periodi di bassa stagione, con una crescita fino al mille per cento. (euf)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x