LAMEZIA TERME Un viaggio nel passato, nel pieno della Prima Repubblica, tra poteri occulti, mafie e politica. «Non congetture o complottismi, ma una ricostruzione in base ai fatti». Presenta così il suo nuovo libro Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli ed ex candidato alla presidenza della Calabria, ospite nella nuova puntata di Supplemento d’indagine, in onda stasera alle 20:40 su L’altro Corriere Tv (canale 75). “Poteri Occulti, dalla P2 alla criminalità istituzionale” è il titolo dell’opera in cui si ripercorrono gli anni della loggia di Licio Gelli fino alla situazione criminale di oggi, ricordando le bombe e le stragi che hanno cambiato la storia democratica del paese. Come gli omicidi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, nel caso di quest’ultimo «uno dei più gravi depistaggi della storia d’Italia». «Dal dopoguerra in poi c’è un condizionamento dei poteri occulti che assumono a tratti elementi eversivi condizionando la vita democratica della nostra Repubblica». E la Calabria, aggiunge, «è stato un laboratorio, con massonerie deviate che hanno condizionato molto la vita di questa regione»
Piazza Fontana, Portella della Ginestra e il caso Moro. Eventi drammatici e ancora nebulosi che «hanno condizionato la vita di questo paese» e per molti delle quali non si conoscono mandanti ed esecutori. «Non sarei così convinto di definire un paese, così condizionato da bombe e stragi, saldamente democratico» continua il magistrato. Dai poteri occulti del passato alla «criminalità istituzionale» di oggi, che spara meno ma si infiltra di più nell’economia e nelle istituzioni. «In questo la ‘ndrangheta ha avuto la migliore strategia politica, mentre Cosa nostra è uscita indebolita dalla fase stragista». Il magistrato, nel dialogare con Danilo Monteleone, traccia anche un’analisi dello stato attuale del paese, criticando il «panpenalismo» del governo Meloni per cui «oggi è finita l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge» e parlando di una magistratura che «non ha l’autorevolezza, la credibilità e la forza che aveva prima» anche perché «stando sempre sotto attacco è ferita e piegata». Da ex candidato alla Regione, commenta la situazione politica calabrese: «In Consiglio solo Laghi sembra fare opposizione, gli altri sono più defilati. Non vedo in questo momento la costruzione di un’alternativa ad Occhiuto». (redazione@corrierecal.it)
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