CATANZARO Incontri istituzionali ma non solo. Non sarà probabilmente un unicum ma certo non è una prassi consolidata il fatto che un prefetto incontri le organizzazioni sindacali all’atto del suo insediamento nella nuova destinazione alla quale è stato assegnato dal governo. Da qui indubbiamente anche la sorpresa, e la curiosità, nel vedere Castrese De Rosa, neo prefetto di Catanzaro, visitare e incontrare di persona nel giro di poche ore le segreterie regionali e territoriali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, tutte pronte a “immortalare” quello che è un momento che esula dal classico protocollo, un momento poi di confronto significativo, che parla di condivisione e di gioco di squadra, i due concetti che lo stesso De Rosa ha indicato come linee prioritarie della sua azione nell’incontro con i giornalisti subito dopo essere arrivato a Catanzaro.
«Io non sono il prefetto dei miracoli, bisogna dare risposte insieme, da soli non si va da nessuna parte», ha detto quel giorno De Rosa ricordando tra l’altro di essere anch’egli un giornalista, e poi aggiungendo: «Sarò il prefetto del dialogo, aperto all’ascolto, non mi piace lavorare nel chiuso delle stanze, sarò molto presente nei territori». E così è stato in questi giorni nei quali De Rosa ha incontrato tra gli altri i tre segretari generali delle confederazioni, Gianfranco trotta per la Cgil, Tonino Russo per la Cisl e Mariaelena Senese per la Uil, assistiti dalle varie segreterie generali e territoriali. I temi si confronto? La lotta al disagio sociale e al disagio economico rappresentato dalla disoccupazione, dal precariato, dal lavoro nero e insicuro che purtroppo in Calabria registrano numeri sempre alti, la lotta alla criminalità organizzata e a ogni forma di illegalità, il contrasto alla povertà nelle sue varie declinazioni. (c. a.)
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