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Franz Caruso: «Sono a disposizione per la candidatura a presidente della Regione»

Il sindaco conferma la nostra anticipazione di marzo. E incassa l’assoluzione di De Cicco a Reset (oltre l’approvazione del bilancio di previsione)

Pubblicato il: 19/12/2024 – 14:18
di Eugenio Furia
Franz Caruso: «Sono a disposizione per la candidatura a presidente della Regione»

COSENZA Un convitato di pietra (la sentenza Reset) che si palesa e chiama un brindisi a banchetto quasi finito, un’assenza (Luigi Incarnato) e una conferma, a nove mesi esatti  proprio dall’annuncio di “Gigino” al buffet pasquale a Palazzo dei Bruzi: la candidatura di Franz Caruso alle prossime regionali è sul tavolo e – da lessico politico – il sindaco di Cosenza è «a disposizione».

La sentenza Reset e il rimpasto

Al castello svevo incombe la sentenza del processo che vede coinvolto l’assessore De Cicco ma la domanda può essere liquidata da Caruso solo con un inciso formale («sono fiducioso, le conseguenze saranno determinate in base alla decisione dei giudici, che naturalmente rispetto»), salvo poi l’esultanza poco prima delle 14 con le buone notizie arrivate da Castrovillari: «Sono contento che la situazione di Francesco si sia normalizzata, dal primo momento mi sono schierato a sua difesa». A distanza e in tempo reale, De Cicco si dirà contento e ringrazierà il sindaco per la fiducia. Mentre sulle due caselle mancanti il sindaco quasi glissa (qui la nostra anticipazione sull’ipotesi Locanto, due mesi e mezzo fa) dicendo però che non è proprio un rimpasto: «Accetterò una figura espressa dal Pd che mi indicherà una rosa di nomi, ancora non mi ha mandato indicazioni».

Franz Caruso e Francesco De Cicco

Il centro storico

Da uno dei luoghi simbolo della rinascita di Cosenza vecchia (benché in attesa di una ennesima ripartenza) come il castello, Caruso rivendica la presenza dell’Unical nel centro storico, dopo una proficua interlocuzione con l’ateneo partita da Palazzo Spadafora. «A San Domenico arriveranno 600 studenti nei prossimi 12 mesi», dice. Poi l’attività amministrativa portata avanti a dispetto di un personale di 100 unità cui si aggiungono i 90 della polizia municipale. E quella urbanistica: gli 11 interventi dei cantieri di Agenda urbana chiusi, «molti dei quali inaugurati», il recupero del finanziamento Cis di 90 mln (con altri 11 cantieri aperti nel 2023) ma anche «cose immateriali non percepite eppure importantissime: approveremo domani il bilancio di previsione (ieri la proroga del governo al 28/2, ndr), conferma che abbiamo lavorato tre anni nella normalizzazione dei conti, in un bilancio stabile, in equilibrio e trasparente per chi verrà dopo di noi: troverà un Comune normale». In questa ottica cita anche il risultato invidiabile della contribuzione, più che raddoppiata nei suoi tre anni di governo della città: dal 21 al 45%, e di conseguenza «la nostra capacità di spesa è cresciuta».

Il concertone di Capodanno e le bordate a Occhiuto

«Le criticità ci sono – ammette Caruso in riferimento alla raccolta dei rifiuti -, ma sono stati rimossi tantissimi mezzi abbandonati, nonostante Reset abbia mietuto parecchie vittime e la società individuata non ha potuto intervenire». Poi la “perla” del concerto di Capodanno: «Dopo Giorgia – il live a Cosenza le ha portato fortuna, quest’anno a Salerno costa 600mila euro, noi abbiamo speso meno della metà – ora avremo il numero 1 della musica italiana, famoso e amato da tutte le generazioni: la giusta prosecuzione dopo il nome dell’anno scorso». «Cosenza – attacca subito dopo il sindaco – non ha le attenzioni delle istituzioni politiche superiori, siamo emarginati, non abbiamo né aiuti né finanziamenti. C’eravamo tanto amati – sorride amaro riferendosi al rapporto col governatore Roberto Occhiuto – siamo di parti politiche diverse ma siamo stati eletti insieme, eppure dopo un discorso avviato nel natale 2021 – tempi di risorse ridotte – con un albero donato da Calabria Verde anche grazie al rapporto con l’assessore Gallo, il rapporto si è raffreddato: per questo capodanno abbiamo avuto il gratuito patrocinio, ma grazie a Sky la nostra città avrà una vetrina nazionale con la sua storia, cultura e positività». Sempre su Occhiuto racconta dell’ impegno di Cosenza ad aderire ad Arrical in cambio di un sì al nuovo ospedale da costruire «in un luogo strategico come Vaglio Lise – e già con i finanziamenti – ma quella stretta di mano è venuta meno una settimana dopo, con nuovo studio di fattibilità dopo quelli del 2017: e comunque – sottolinea il sindaco – ancora il policlinico all’Unical resta un annuncio, sono sicuro che Occhiuto il nuovo ospedale non lo farà, perciò gli dico ‘fallo dove vuoi ma fallo’; così come non si realizzerà l’alta velocità, penalizzando il nostro territorio».

«Disponibile a candidarmi alla presidenza della Regione»

Sulla candidatura alla presidenza della Regione, Caruso non menziona la nostra anticipazione del 26 marzo ma si gioca la sponda ‘ufficiale’ offertagli da Mazzuca, per confermare che «è una opzione, ma sono sicuro che nasca anche da una valutazione di quello che abbiamo fatto, e non condiviso su tiktok… Cosenza è un punto di riferimento amministrativo avvertito anche da fuori, per ciò che sta realizzando. Io sono stato eletto per quello che ho scritto nel programma. Ma non mi piacciono le autocandidature, però chi ha un ruolo non può sottrarsi se gli viene richiesto un impegno in prima persona. Non mi piacciono neanche le auto-ricandidature, finito questo mandato si vedrà…».

La città unica

Sulla città unica ribadisce il Sì ma «solo se è propedeutica alla realizzazione dell’area vasta metropolitana (con Presila, Savuto, Serre cosentine e Media valle del Crati) e partendo dal basso, rispettando i consigli comunali eletti dai cittadini», che l’1 dicembre «non hanno votato o hanno votato No non perché non ci credono ma perché il contenitore andava riempito di contenuti, magari con uno studio di fattibilità con l’università che guardi oltre l’esistente e favorisca il confronto coi cittadini, per informarli nella direzione della Unione dei comuni e dei servizi. Io mi sono battuto anche per i 164 milioni della metroleggera, poi cancellati. Il fallimento della città unica ha un nome e un cognome, noi ci proponiamo come promotori di un percorso e un progetto condiviso. Non accetterò imposizioni da nessuno, non le accettavo da mio padre…». Infine un chiarimento proprio sul bando del castello: «è stato pubblicato ma è andato deserto, ora è in fase di pubblicazione per renderlo appetibile anche da fuori dal nostro territorio». Caruso anticipa che «sono arrivate adesioni esterne mentre al momento non si sa se si opterà per bandi separati per buvette e bar della villa vecchia».

E Mazzuca esulta per il bilancio

Anche Giuseppe Mazzuca, presidente del Consiglio comunale, rivendica il traguardo dell’approvazione del bilancio di previsione 2024 (arrivato «con il parere favorevole dei revisori») prima della proroga chiesta dall’Anci al ministero, «e mi piace fare notare che siamo tra le poche città d’Italia». «Al nostro insediamento – prosegue Mazzuca – abbiamo dovuto approvare 9 bilanci dell’amministrazione precedente, ritardi accumulati non solo a causa della pandemia: viaggi della speranza al Viminale – a nostre spese – per il piano di rientro. Dal dg Sbaraglia, oggi prefetto a Milano, abbiamo avuto massima disponibilità: chiamami sul cellulare, mi ha detto, dobbiamo risolvere il problema di Cosenza. In tre anni possiamo dire che ce l’abbiamo fatta, è un nostro fiore all’occhiello». (e.furia@corrierecal.it)

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