COSENZA La UIL come sempre sceglie di percorrere la strada della Trasparenza a tutela dei diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori stanando una situazione di precariato che si protrae da decenni e (è proprio il caso di dire) a “porte chiuse” nell’Ateneo calabrese. Per decine di lavoratrici e lavoratori precari (fino ad ora ne abbiamo contati almeno una ventina) l’unica certezza ad arrivare alla scadenza dei rispettivi contratti di lavoro è sempre stata la “chiusura” dell’Ateneo nel voler percorrere una strada di stabilizzazione! E per quanto i Fantasmi siano in grado di attraversare le superfici solide, quando dietro agli spettri si cela la realtà di una Persona quelle porte diventano muri invalicabili! La prassi adottata dall’Università della Calabria di stipulare contratti precari, nelle loro innumerevoli e differenti qualificazioni giuridiche rinvenute, e di rinnovarli, via proroga ovvero attraverso la modifica del nomen juris contrattuale, suona come una “campana stonata” da un periodo ormai troppo lungo.
Riteniamo che formare personale, adibendolo spesso a mansioni differenti rispetto a quanto previsto dai contratti di lavoro in essere, rappresenti contemporaneamente uno spreco di risorse per l’Amministrazione che certamente potrebbe giovarsi di dipendenti già estremamente competenti, nonché un non necessitato imbuto, senza sbocco!, per le Persone coinvolte che, a ragione, facciano affidamento sulla speranza di vedersi stabilizzati dopo anni di “onorato” servizio. Ebbene, nella consapevolezza che il precariato oggi rappresenti in Italia una piaga dura da combattere, come Sindacato delle Lavoratrici e dei Lavoratori, delle Persone, scegliamo con fermezza di dire basta a queste anomalie perché a rimetterci sono appunto le Persone e le loro famiglie.
Auspichiamo un aperto confronto con la Governance dell’Ateneo affinché si possa addivenire alla miglior soluzione possibile e aspettiamo risposte concrete a fronte dell’incontro tra la delegazione UIL e il Magnifico Rettore che si terrà presso il Rettorato lunedì 23 dicembre, ore 12:00. E’ quanto comunica, in una nota, la Federazione Scuola della Uil.
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