COSENZA Il comitato Prendocasa Cosenza ha occupato la sala consiliare del Comune di Cosenza «in segno di protesta contro l’immobilismo delle istituzioni locali e regionali riguardo alle politiche abitative. La nostra azione denuncia l’assenza di risposte concrete per affrontare l’emergenza casa, un diritto fondamentale che continua a essere negato a migliaia di cosentini e cosentine». Così Prendocasa Cosenza in una nota. «Da tempo – afferma Prendocasa – chiediamo l’apertura di un tavolo istituzionale che coinvolga la Prefettura, il Comune di Cosenza, la Regione Calabria e tutti gli enti preposti, per affrontare seriamente la crisi abitativa che affligge la nostra città. Da mesi assistiamo a interlocuzioni che si stanno rivelando inutili e prive di prospettiva. Le nostre rivendicazioni sono sistematicamente ignorate, mentre l’immobilismo e l’indifferenza delle istituzioni continuano a danneggiare le persone più vulnerabili. Un aspetto fondamentale che vogliamo evidenziare è la necessità di cessare immediatamente gli investimenti pubblici a favore dei privati nel settore immobiliare. È inaccettabile che, in un momento di grave emergenza abitativa, si continuino a destinare fondi pubblici per finanziare operazioni a vantaggio dei privati, mentre i cittadini in difficoltà restano privi di soluzioni concrete. È necessario un cambiamento radicale nelle politiche di investimento pubblico. I fondi devono essere destinati esclusivamente a garantire il diritto alla casa, creando alloggi pubblici, ristrutturando immobili inutilizzati e finanziando interventi di edilizia residenziale pubblica. Le nostre richieste sono chiare: apertura immediata di un tavolo istituzionale che coinvolga la Prefettura, il Comune di Cosenza, la Regione Calabria e tutte le istituzioni competenti, per affrontare in modo strutturale l’emergenza abitativa. Sanare la situazione degli stabili delle ex Canossiane, di via Savoia e di Porta Piana, avviando un percorso di regolarizzazione per le famiglie che vi abitano da oltre dieci anni, garantendo loro il diritto alla residenza. Regolarizzare la posizione in graduatoria per gli alloggi popolari dei cittadini che da anni vivono nelle occupazioni abitative. Fermare gli investimenti pubblici a favore dei privati e destinare i fondi pubblici al diritto alla casa, con la creazione di un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica. Ristrutturazione e messa in sicurezza degli immobili pubblici inutilizzati, per destinarli a scopi abitativi. Creazione di un fondo comunale temporaneo per il sostegno all’affitto e l’accesso alla casa per chi è in difficoltà economiche. Non ci fermeremo finché non verranno date risposte concrete ai cittadini che ogni giorno vivono l’incertezza di non avere un tetto sopra la testa. L’occupazione della sala consiliare è solo l’inizio: continueremo la nostra lotta finché il diritto alla casa non diventerà una priorità politica per le istituzioni locali. È il momento di restituire alla città e ai cittadini la possibilità di vivere in modo dignitoso. Il 2025 – conclude Prendocasa – non sarà l’anno delle chiacchiere e delle promesse vane».
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x