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I quasi cinquant’anni dello Sci Club Montenero, eccellenza di San Giovanni in Fiore

Affiliato alla Fisi dal 1983, ha collezionato risultati di punta ed è una realtà sportiva molto nota, sia nel Meridione che nel resto dell’Italia

Pubblicato il: 03/01/2025 – 6:35
di Emiliano Morrone
I quasi cinquant’anni dello Sci Club Montenero, eccellenza di San Giovanni in Fiore

L’ha donata l’ex presidente Salvatore Romano, gesto esemplare. La nuova sede dello Sci Club Montenero affaccia su via Roma e ne espone i quasi 50 anni di storia: trofei, fotografie, articoli, riconoscimenti, traguardi dell’associazione sportiva, che ha perfino espresso una campionessa mondiale di skiroll, Maria Teresa Gallo. Nella seconda metà del Novecento, proprio lì, in via Roma, c’era l’area commerciale di San Giovanni in Fiore: il bar Moderno di Francesco Burza, rientrato dagli Usa, attività di sartoria, negozi di calzature e abbigliamento e, a breve distanza, il quartier generale dell’indimenticato poeta e scrittore Emilio De Paola, centro della vita politica locale.
Dalla fondazione, datata 28 ottobre 1978, lo Sci Club Montenero ha percorso tanta strada, sfornato ottimi atleti del fondo e svolto un’importante funzione sociale.
L’associazione sportiva nacque a San Giovanni in Fiore su iniziativa di due uomini dell’allora Corpo forestale dello Stato: Corrado Cecco e Lorenzo Catani, il primo del Trentino-Alto Adige come Gustavo Thoeni e Jannik Sinner; il secondo friulano, al pari del grande fondista Silvio Fauner o di Ottavio Bottecchia, veneto di nascita, entrato nella leggenda per la vittoria del Tour de France nel 1924. Erano altri tempi, alle porte degli anni Ottanta: l’Italia attraversava la lunga stagione degli omicidi di mafia e delle bombe, con diseguaglianze economiche e sociali profonde, pesanti, crescenti. Tuttavia, il clima generale di paura veniva stemperato da un impegno convinto e pure contagioso, da un vivo entusiasmo collettivo, dall’accoglienza e generosità nei territori, entrambe indipendenti dalle fedi politiche.

Così, nel cuore della Sila Grande, Cecco e Catani lanciarono lo sci nordico insieme a insegnanti, avvocati, medici, ingegneri e docenti di Educazione fisica, a benefattori che credevano nel valore umano e sociale dello sport: i dottori Emilia Maselli e Luigi Gallo, di fatto il principale animatore, gli insegnanti Fernanda Bilanzuoli, Paola De Simone, Maria Garrupa, Franca con Gianni Spadafora e Franco Succurro, il pretore Vincenzo Morrone, gli ingegneri Pasquale Landriscina e Donato Marzo, i coniugi Giovanni e Sara Renzo e Marisa e Teobaldo Schinaia, con altri protagonisti di quel periodo difficile ma segnato da lungimiranza, solidarietà, voglia di costruire.
 «Con tanta passione, i fondatori dello Sci Club Montenero riuscirono a coinvolgere un migliaio di persone tra bambini, ragazzi e rispettivi familiari», spiega Gianluca, maestro di sci e figlio del compianto Lorenzo Catani. «All’epoca – rammenta – c’era molta più neve in Sila e si poteva sciare già a pochi chilometri dall’abitato di San Giovanni in Fiore, per esempio a Garga. I bus del Comune portavano i giovani sulle piste, che ancora non erano ufficiali, e in settimana bianca. Questo significava prevenire le malattie del cuore e il diabete, rafforzare le difese immunitarie, abituare le nuove generazioni al sacrificio e alla resistenza fisica, farle socializzare e offrire loro la possibilità di conoscere la natura e il paesaggio dell’altopiano, formare il carattere e lo spirito di squadra. Tra i frequentatori dello Sci Club Montenero c’era anche Vladimir Pàcl, che veniva dall’Urss e poi sarebbe diventato campione di orienteering. Una volta il Montenero ospitò perfino lo straordinario fondista Franco Nones, a riprova della visione e coesione del gruppo dirigente». Gruppo che nel tempo è cambiato ma ha non ha perso motivazioni e obiettivi e, con l’avvento del direttore tecnico Pino Mirarchi, storico fondista, e dell’attuale presidente, Antonio Tiano, ha continuato ad avere successo anche fuori dalla Calabria. Adesso il club conta una cinquantina di iscritti, tesserati nella Federazione italiana sport invernali (Fisi, nda).

Lo Sci Club Montenero è ormai un’eccellenza nello sci di fondo e nelle discipline invernali. Affiliato alla Fisi dal 1983, ha collezionato risultati di punta ed è molto noto e apprezzato, sia nel Meridione che nel resto dell’Italia. Nel 1986, il club vinse il campionato regionale e partecipò ai Campionati italiani assoluti. Nel 1997, si aggiudicò il Campionato italiano di skiroll. Due anni dopo, la tesserata Maria Teresa Gallo vinse con l’Italia la Coppa del mondo a squadre. Nel 2009, il club di San Giovanni in Fiore entrò nella classifica nazionale delle prime 50 squadre italiane, piazzandosi al sedicesimo posto su 540. Nel 2023, lo Sci Club Montenero organizzò il Ventennale del Criterium Interappenninico, con la partecipazione di 650 atleti provenienti da tutta la nazione. Inoltre, il club ha ottenuto la Stella d’Argento per meriti sportivi e sociali, conferita dal Coni nel 2024, e il Distintivo d’Oro della Fisi per i risultati nazionali. Insieme all’attività agonistica, lo Sci Club Montenero ha sempre avuto un ruolo in ambito sociale. Ha infatti promosso iniziative per i giovani delle scuole medie e il progetto di tutela ambientale #skifortree, consistente nella piantumazione di un albero per ogni tesserato. Ancora, il club ha sviluppato progetti inclusivi, quali l’avvicinamento allo sci per ragazzi ipovedenti, e ha aderito a campagne nazionali contro il bullismo e il cyberbullismo. Peraltro, lo Sci Club Montenero è attivo anche sul fronte della cultura e della sostenibilità. Con l’istituzione dell’importantissima gara “Granfondo delle Vette” e la collaborazione con il Premio letterario Caccuri, il club ha coniugato competenza sportiva, promozione territoriale e di valori umani e ambientali.

Il presidente Antonio Tiano

«Ora – sottolinea il presidente Tiano – abbiamo proposto alle istituzioni la realizzazione di una pista per skiroll nell’abbandonato Camping degli Apostoli, presso Garga, il che ne determinerebbe il rilancio e contribuirebbe allo sviluppo del turismo, anche perché in Sila abbiamo meno neve rispetto al passato e da anni gli attori locali lavorano per aumentare le presenze nel territorio. Dobbiamo collaborare tutti e spero che il mio appello sia raccolto: servono risorse, dinamismo e convergenze. Soprattutto, bisogna crederci». Domenica 5 gennaio lo Sci Club Montenero avrà a Carlo Magno, in Sila, la gara del Comitato calabro-lucano della Fisi e a febbraio, sempre nello stesso centro sportivo, ospiterà la prima tappa del Criterium Interappenninico. Dal 15 al 19 gennaio, invece, il club sarà con i propri atleti in Val di Fiemme, per la gara internazionale Skiri Trophy, cui parteciperanno oltre un migliaio di fondisti provenienti da tutto il mondo. C’è dunque bisogno di uno sforzo ulteriore per sostenere questa splendida realtà calabrese dello sci, che ha storia e prospettiva di indubbio rilievo. (redazione@corrierecal.it)

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