CATANZARO «Il voto di astensione sulla nomina del nuovo segretario del Consiglio e del direttore generale è stato motivato dalla volontà di evitare che un’opposizione netta potesse essere strumentalizzata come un attacco personale ai nominati. Tuttavia, questo non cambia la posizione di totale disaccordo nei confronti del metodo e delle finalità di queste decisioni. Le istituzioni non possono essere piegate agli interessi di parte, né ridotte a strumento per garantire equilibri politici interni alla maggioranza». A sostenerlo sono i rappresentanti dem nell’Ufficio di presidenza Franco Iacucci e Ernesto Alecci, in merito al rinnovo dell’alta burocrazia del Consiglio regionale.
«La decisione di sdoppiare la carica di segretario/direttore generale, tradizionalmente ricoperta da un’unica figura, non trova alcuna motivazione valida al di fuori della volontà di soddisfare logiche spartitorie. Questo approccio – proseguono i due – comporterà inevitabilmente un aumento delle spese per l’Amministrazione regionale. La scelta di nominare un nuovo segretario generale distinto dal direttore generale, infatti, è un’anomalia storica che nulla aggiunge in termini di efficienza amministrativa e non ha nessuna motivazione logica o funzionale». (redazione@corrierecal.it)
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