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Paese privo di copertura sanitaria, il sindaco di Belcastro ordina ai propri concittadini di «non ammalarsi»

Torchia elenca le criticità che hanno motivato il provvedimento: guardia medica in genere chiusa, postazione del 118 lontana chilometri

Pubblicato il: 04/01/2025 – 16:57
Paese privo di copertura sanitaria, il sindaco di Belcastro ordina ai propri concittadini di «non ammalarsi»

CATANZARO La guardia medica è il più delle volte chiusa, la postazione 118 più vicina dista diversi chilometri e ancora più distante è il primo pronto soccorso utile, per questo è “vietato ammalarsi”. Accade a Belcastro, piccolo comune in provincia di Catanzaro, dove il sindaco, Antonio Torchia, ha firmato un’ordinanza nella quale impone ai propri cittadini di evitare comportamenti che possano a rischio la loro salute perché il paese sostanzialmente è “privo di copertura sanitaria”. Nell’ordinanza il sindaco Torchia parte dalla considerazione che “la popolazione di Belcastro è composta da una percentuale di anziani vicina al 50%”, quindi elenca le tante criticità quotidiane: anzitutto “è scoperta l’emergenza nelle ore notturne nei prefestivi e festivi”, inoltre “la chiusura ormai cronica e a singhiozzo della postazione di continuità assistenziale medica ha effetti deleteri per la sicurezza del cittadino, la postazione 118 Suem più vicina è sita nel Comune di Sersale e la stessa non è medicalizzata, il pronto soccorso più vicino – rimarca il sindaco di Belcastro – si trova presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro a circa 45 km di distanza”, in più i limiti di velocità imposti sulle strade provinciali sono “di 30/h km per raggiungere Catanzaro”. Tutte queste criticità – prosegue il sindaco Torchia nell’ordinanza – lo inducono a ritenere necessario “adottare atto urgente ed indifferibile di natura precauzionale”, e quindi a ordinare “ai cittadini del Comune di Belcastro di evitare di contrarre qualsiasi malattia e patologia che necessiti un intervento medico soprattutto d’urgenza e di assumere comportamenti che non mettano a rischio la salute, evitando qualsiasi incidente anche domestico e pertanto è opportuno non uscire troppo spesso o viaggiare o fare sport restando invece il maggior tempo possibile a riposo”. L’ordinanza sarà in vigore “fino alla completa copertura giornaliera della postazione di continuità assistenziale”, conclude il sindaco di Belcastro con questo provvedimento che ha già suscitato un certo clamore in Calabria. Un’ordinanza tra l’ironia, la provocazione ma anche il dramma, perché in Calabria – regione molto complicata sul piano orografico e con una sanità commissariata ormai da oltre 14 anni – una situazione come quella che si vive a Belcastro non è affatto una eccezione.  (AGI)

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