CROTONE «Noi lo avevamo detto al Ministero di non emanare il decreto perché lo scouting delle discariche all’estero non era ancora stato fatto. Poi la stessa Eni ha ammesso che avrebbe avuto la possibilità di smaltire all’estero tra la Svezia e la Germania, cioè quello che sostenevamo noi dall’inizio». Questo il commento del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, raggiunto dal Corriere della Calabria. Il primo cittadino pitagorico, infatti, ha commentato l’invio di una nota indirizzata lo scorso 31 dicembre al Mase da parte del dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia. Nella nota, infatti, Siviglia sottolinea che «esiste la possibilità mai considerata da Eni – attraverso l’utilizzo delle discariche per non pericolosi idonee al conferimento di rifiuti pericolosi stabili non reattivi e i siti esteri già individuati – di una volumetria complessiva sufficiente ad evitare il conferimento a Columbra e a rispettare il vincolo della destinazione fuori regione».
Un nuovo capitolo nell’annosa vicenda legata alla bonifica a Crotone che il sindaco non può non commentare con un certo rammarico. «La Regione di fatto dice “ritirate il decreto del Mase perché è improprio”, anche perché il nostro documento non può essere scavalcato da un decreto del ministero ed è il motivo per il quale abbiamo fatto i ricorsi al Tar, ma soprattutto la stessa Eni ha ammesso che all’estero ci sono le discariche, per cui la richiesta è “ritirate questo decreto” in estrema sintesi». Come spiegato dal sindaco Voce, nel documento la Regione afferma che «è inutile avviare l’attività di bonifica pensando di utilizzare questi depositi temporanei, visto che a Sovrecco non li potrete portare».
Il primo cittadino crotonese, rispetto alla situazione attuale, ha quindi parlato di diffidenza e ingenuità da parte del Ministero, «uso questo termine perché che a Sovreco arrivino altri rifiuti da altre regioni potrebbe apparire una cosa illogica, come dire “vi vincolate alla bonifica e qui arrivano rifiuti da altre parti?”, non è così. La bonifica in realtà è stato un compromesso perché alle due discariche a mare, essendo rifiuti, li dovevano portare comunque, mentre il sito industriale, in modo particolare il sito di Pertusola che è uno dei più inquinati d’Europa da metalli pesanti, verrà semplicemente messo in sicurezza permanente».
Per il sindaco di Crotone, dunque, in questi 4 anni «abbiamo assistito al tentativo da parte di Eni prima di fare di nuovo degli impianti di scopo o impianti di confinamento, poi di portarli a Sovreco e in questo abbiamo visto una presa in giro e soprattutto questa determinazione da parte del Ministero contro gli enti locali che non si era mai vista. Non si è mai visto che Provincia, Comune e Regione perseguissero una strada e che il Ministero, invece, andasse nella direzione opposta. Ritengo sia stata una cosa vergognosa e paradossale». (redazione@corrierecal.it)
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