LAMEZIA TERME «Il decreto del Tribunale di Lamezia Terme del 07/01/25 che ha disposto l’archiviazione e quindi la chiusura del concordato preventivo pre-fallimentare proposto dalla Lamezia Multiservizi costituisce il raggiungimento di un traguardo fondamentale non solo per la detta società ma per l’intera città; invero, a seguito dell’omologa del piano, avvenuta con decreto del 05/03/20, la società ha onorato ogni posizione ed oggi è quindi totalmente risanata». A dirlo in una nota è il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro che evidenzia come sia «inutile ricordare quanto sia straordinario il risultato conseguito che ha consentito la salvaguardia di quasi 300 posti di lavoro ed il consolidamento di una azienda che oggi costituisce fiore all’occhiello regionale di positiva gestione di società partecipata in house. E’ da rimarcare – aggiunge il sindaco – che anche in questi anni di pendenza del procedimento concordatario, la società ha rafforzato notevolmente la propria capacità produttiva con circa 120 nuove assunzioni e con investimenti importanti per oltre 10 milioni di euro riuscendo in particolare a rinnovare pressoché integralmente i mezzi del trasporto pubblico locale e del trasporto scolastico e riuscendo a conseguire risultati eccellenti in materia di igiene urbana ove la percentuale di raccolta si è raddoppiata in pochi anni. Fondamentale al riguardo è stato il rapporto di sinergia assoluta e di piena condivisione di ogni strategia ed obiettivo con il Comune di Lamezia Terme che sta oramai da anni onorando puntualmente ogni fattura, facendo diventare lontano ricordo il passato non lontano ove vi era credito della partecipata per cifra ben superiore ai 10 milioni di euro, e che sta affidando nuovi servizi quali di recente il verde pubblico, la manutenzione degli immobili comunali e la collaborazione nella gestione del nuovo Palasport con eccellenti risultati anche in termini di qualità dei servizi resi. Oggettivamente – conclude Mascaro – trattasi di risultato di importanza storica per il territorio frutto di ottima amministrazione e di chiara visione dell’agire politico ed imprenditoriale e che dimostra che può esistere anche nel Sud Italia società partecipata che sia portatrice di progresso e di sviluppo dei territori e non mero carrozzone clientelare».
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