COSENZA «I fratelli Antonio Francesco Caputo e Vincenzo Caputo tornano a casa. I due, considerati due spacciatori di punta operanti sul territorio cosentino, escono dal carcere e vanno agli arresti domiciliari». Lo riferisce una nota. «Il Tribunale del Riesame, recependo le sentenze di annullamento della Suprema Corte di Cassazione, emesse all’udienza del 18 dicembre 2024, ha riqualificato il quadro indiziario gravante sui prefati, ritenendo – prosegue la nota – le accuse rivolte dal cugino collaboratore di giustizia, Greco Francesco, inidonee a sorreggere la tesi dell’appartenenza al presunto sodalizio criminale, individuato dalla Procura Dda di Catanzaro nell’ambito del procedimento Recovery. Viene dunque, dopo nemmeno un mese, dato seguito ai provvedimenti della Suprema Corte e, dopo quasi un anno, i fratelli detenuti ritornano a casa, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, nonostante la posizione di rilievo all’interno del procedimento, caratterizzata dalla vicinanza (quantomeno familiare) al collaboratore di giustizia. I due imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Quintieri, Natale Occhiuto e Simone A. Fabbricatore».
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x