TORINO A conclusione di articolate indagini coordinate dalla Dda di Torino, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della Dda, dal gip del tribunale di Torino nei confronti di otto soggetti, tutti di nazionalità italiana, indagati a vario titolo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, commercio di sostanze anabolizzanti, rapina e tentata rapina a mano armata, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.
Sequestrate anche svariate somme di denaro nei confronti di altri due soggetti (anche loro di nazionalità italiana), indagati per riciclaggio. Contestualmente sono state eseguite diverse perquisizioni personali e locali nei confronti di altri indagati per spaccio di stupefacenti e rapina. Le indagini sono state avviate nell’ottobre del 2018 dopo un controllo a Torino di un soggetto che, a bordo della propria autovettura, occultava in due doppi fondi dotati di telecomandi oltre 400mila euro. È stata così accertata l’esistenza di un vero e proprio sodalizio, attivo a Torino e nei Comuni limitrofi, dedito al traffico di stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina.
L’organizzazione si era strutturata nel corso del tempo, potendo disporre di mezzi per trasportare gli stupefacenti, di immobili dove riunirsi nonché occultare e stoccare la droga, e di mezzi di comunicazione dedicati. Nel corso delle indagini svariati sono stati i riscontri effettuati dagli investigatori con diversi arresti in flagranza ed il sequestro di oltre 30 chili di hashish e finanche di svariate confezioni di farmaci steroidi anabolizzanti. È stato altresì accertato che, in taluni casi, i proventi in denaro delle cessioni di droga venivano accreditati su alcune carte PostePay dei due indagati per riciclaggio, al chiaro fine di ostacolare la provenienza delittuosa di quelle somme. Alcuni indagati rispondono anche di una tentata rapina (del novembre 2019) ai danni di un esercizio commerciale di Torino e di tre rapine a mano armata commesse – fra ottobre e novembre 2019 – rispettivamente presso l’agenzia postale di Strada Mongreno di Torino ed altre due attività commerciali di Torino e Settimo Torinese. Nel complesso, quelle rapine fruttarono agli indagati circa 15.000 euro.
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