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Disturbi alimentari, l’unica struttura accreditata del cosentino ancora in attesa del contratto

Il nuovo appello della società Biolife di Cosenza: «Attendiamo il nuovo decreto dei budget, il destino del centro e dei pazienti si decide ora»

Pubblicato il: 16/01/2025 – 7:20
di Francesco Veltri
Disturbi alimentari, l’unica struttura accreditata del cosentino ancora in attesa del contratto

COSENZA «La Regione deve fare il nuovo decreto dei budget, che ancora attendiamo con ansia. Lo stiamo aspettando, il destino del centro si decide ora». Con queste parole l’amministratore unico della società Biolife di Cosenza, Ettore Caroselli, dal 2008 erogatore di prestazioni sanitarie di riabilitazione extra-ospedaliera per pazienti con problemi neurologici e muscolo-scheletrici (mentre dal 2009 la società è accreditata e contrattualizzata con l’Asp), lancia un accorato appello alla Regione Calabria affinché non abbandoni una struttura che da anni si occupa in special modo di pazienti con disturbi dell’alimentazione. Precisamente dal 2022, infatti, cura i pazienti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare, con la volontà di assimilarsi alle strutture pubbliche attraverso l’istituto dell’accreditamento e del contratto con l’Asp che consente ai pazienti di non pagare le prestazioni ricevute. «Nonostante sia stato emanato l’accreditamento con Dca numero 300 del 5 dicembre 2023, in nostro favore, da sette mesi – aveva spiegato al Corriere della Calabria Caroselli lo scorso giugno – l’Asp di Cosenza, anche se senza colpe, non propone il contratto per acquistare queste prestazioni». Oggi, sempre dal nostro giornale arriva il nuovo appello di Caroselli. «La nostra mobilitazione e sensibilizzazione – dichiara – è cominciata questa estate, quando già da due anni il centro era aperto e da quasi un anno aveva ricevuto accreditamento. Le somme per il triennio 2022-2024 erano state già assegnate nella loro totalità in quanto il ciclo diurno dedicato ai pazienti affetti da Disturbi del comportamento alimentare è stato accreditato dopo l’assegnazione dei budget (con decreto commissario ad acta numero 132-2022, ndr) e quindi è rimasto escluso. L’azienda ha preso atto della situazione e ha fatto il suo, ovvero ha “stretto i denti” e ha continuato ad erogare “gratuitamente” le prestazioni. Tutto ciò in attesa di rientrare nella nuova “tornata” dei contratti di questo triennio: 2025-2027. Ergo il centro Biolife disturbi alimentari deve rientrare nella programmazione di questo triennio. Ora, però, il momento è arrivato. Noi e i nostri pazienti – conclude Caroselli – non possiamo più aspettare». (f.veltri@corrierecal.it)

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