LECCE Sono 88 i provvedimenti restrittivi che i carabinieri del comando provinciale di Lecce stanno eseguendo nell’ambito della vasta operazione antimafia. A emetterli il gip del Tribunale di Lecce, Francesca Mariano su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. L’operazione viene condotta sia su Lecce che nel Sud Salento, nella zona sud est della provincia e in altre regioni d’ Italia. I reati contestati sono associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione, porto illegale di armi da sparo con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e altri reati contro la persona e il patrimonio. Sono impegnati più di 470 militari del comando provinciale di Lecce, con il supporto di unità specializzate, tra cui militari della compagnia di intervento operativo e delle squadre antiterrorismo dell’11° reggimento carabinieri Puglia, del nucleo cinofili carabinieri di Modugno (Bari), dello squadrone eliportato cacciatori Puglia, del 6° nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, nonché rinforzi giunti da altri comandi della Puglia. Il blitz dei Carabinieri di Lecce, coordinati dal colonnello Donato D’Amato, sta interessando oltre alla Puglia, la Sicilia, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana. Gli 88 soggetti destinatari di ordinanza di custodia cautelare sono stati raggiunti a Palermo, Siracusa, Siena, Firenze, Prato, Belluno e Reggio Emilia. Oltre che nel Salento dove l’operazione ha acceso un faro tra Lecce e la zona sud della provincia con i comuni di Andrano, Tricase, Maglie, Scorrano Santa Maria di Leuca. Colpiti al cuore i clan della sacra Corona unita attivi nell’area di Melendugno-Vernole, Castrì e Lizzanello.
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