COSENZA «È arrivato in codice rosso e in condizioni gravissime» il bimbo che attualmente è ricoverato all’ospedale dell’Annunziata, in chirurgia pediatrica con la mamma e la nonna (i carabinieri stanno indagando per chiarire la causa dei traumi riportati), dopo le prime cure in terapia intensiva: a fornire i dettagli della vicenda è Gianfranco Scarpelli, dirigente dell’Unità operativa complessa di Pediatria, a margine dell’inaugurazione della “Culla per la vita”, iniziativa contro l’abbandono neonatale, alla presenza dei vertici istituzionali, del commissario dell’Ao De Salazar e del direttore sanitario Pino Pasqua.
Scarpelli ha spiegato che il bambino di 4 anni presentava fratture al torace, alle costole e alla clavicola, oltre a diversi ematomi in più parti del corpo: il giorno dell’arrivo, dall’ospedale di Paola (la famiglia è originaria del Tirreno cosentino), il referto è stato trasmesso alla questura. «Ora c’è un miglioramento – ha aggiunto Scarpelli – ma le condizioni del bimbo sono precarie e critiche, perciò resta in prognosi riservata e sotto osservazione».
I genitori avrebbero riferito di una caduta accidentale del figlio, definito molto irrequieto, negando qualsiasi tipo di maltrattamento.
«L’origine delle lesioni contusive e traumatiche è da accertare» ha chiosato il pediatra, il quale ha poi riportato che il 19 gennaio il bimbo aveva fatto un primo accesso presentando un edema scrotale (infiammazione ai testicoli) ma dopo due giorni era stato dimesso su richiesta dei genitori, poi sabato 25 gennaio il secondo ingresso.
Sul fronte dell’assistenza, il Comune di residenza della famiglia ha interessato e attivato i servizi sociali. (euf)
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