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Diamante, finisce in parlamento il caso del presidente del Consiglio che ricorre contro il suo stesso Comune

Interrogazione di Baldino (M5S) al ministro Piantedosi: sullo sfondo la disputa tra una srl e l’amministrazione per la realizzazione di un fast food

Pubblicato il: 30/01/2025 – 18:32
Diamante, finisce in parlamento il caso del presidente del Consiglio che ricorre contro il suo stesso Comune

DIAMANTE Finisce in parlamento la disputa tutta interna al Comune di Diamante su una lottizzazione che adombra una incompatibilità del presidente del Consiglio comunale, Mariano Casella, parte in causa con lo stesso Comune che rappresenta: Vittoria Baldino, deputata del Movimento Cinque Stelle, ha infatti presentato al ministero dell’Interno Matteo Piantedosi un’interrogazione sul giudizio pendente presso il Tar Calabria (R.G. 231/2024) che vede parti in causa il Comune di Diamante – resistente – la Cabrilia srl – ricorrente – e la società Sirena srl come “terzo intervenuto ad adiuvandum”.

La vicenda e il “doppio ruolo” di Casella

Come certifica l’Ufficio Contenzioso del Comune di Diamante – scrive Baldino –, l’intervento ad adiuvandum è da ricondurre al consigliere comunale, nonché presidente del Consiglio comunale di Diamante, Mariano Casella nella qualità di legale rappresentante della Sirena srl.
Nel 2017, per come emerge dalla memoria di costituzione del Comune nel giudizio citato, il Comune di Diamante e la Società Cabrilia Srl stipulavano una convenzione di lottizzazione che imponeva alla società la realizzazione delle opere di urbanizzazione e di un muro di delimitazione della proprietà – ricostruisce l’interrogazione parlamentare –, subordinando il rilascio dei permessi di costruire all’acquisizione dei necessari nulla osta.
Nel 2019, Cabrilia Srl trasmetteva il certificato di regolare esecuzione delle opere, seguito dal collaudo parziale, che tuttavia non verificava la posizione del muro.
Nel 2023, il Comune diffidava la società a completare le opere secondo il progetto originario per consentire il trasferimento delle aree all’ente. Cabrilia Srl, invece, presentava una Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata, ndr) per una recinzione, la cui documentazione risultava in contrasto con i titoli edilizi precedenti. Dall’istruttoria emergeva che il muro era stato realizzato in posizione difforme rispetto al progetto autorizzato, portando all’emissione di un’ordinanza di demolizione.

Il Comune: impedita la pianificazione

Inoltre, specifica il Comune di Diamante «la presenza a monte del muro di un reliquato di proprietà Cabrilia srl impedisce l’attività di pianificazione comunale in ordine alla viabilità ed alle previsioni normative che consentono ed in alcuni casi obbligano la creazione di accessi».
Baldino riporta che «tale attività potrebbe essere ricondotta al consigliere comunale nonché presidente del Consiglio comunale sopra citato, titolare, nello stabile, su cui peraltro dovrebbero essere effettuati approfonditi accertamenti di legittimità, presso cui erge il muro in questione, di un supermercato Conad, e al padre di lui, proprietario dello stabile e della società Cabrilia Srl, per ostacolare in prossimità dello stesso stabile la realizzazione di un punto Mcdonald’s al fine di favorire la conclusione di un contratto d’affitto presso i locali dello stesso stabile con un’altra catena di fast food».

La richiesta di verifica dell’opposizione consiliare

Sul punto è stato presentato dai consiglieri comunali di opposizione una richiesta di verifica al segretario comunale circa l’asserita incompatibilità del presidente del Consiglio comunale. Lo stesso segretario comunale forniva, motu proprio, un parere del quale la presunta incompatibilità del presidente del Consiglio sarebbe stata esclusa.
Ora Vittoria Baldino chiede «se e quali verifiche intende effettuare il Ministro interrogato in merito alla presunta situazione di conflitto di interessi del Presidente del Consiglio Comunale di Diamante, Mariano Casella, data la sua doppia veste di rappresentante legale della Sirena Srl, intervenuta nel contenzioso in corso, e di esponente dell’amministrazione comunale; se ritiene il Ministro interrogato che il parere espresso motu proprio dal Segretario Comunale sull’asserita incompatibilità del Presidente del Consiglio Comunale sia sufficiente a dirimere la questione o se, al contrario, siano necessarie ulteriori verifiche, anche attraverso l’intervento della Prefettura».

Le reazioni

Dalla “perla del Tirreno” intanto i consiglieri comunali Daniela Marsiglia, Marcello Pascale, Francesco Liserre e Antonio Cauteruccio «esprimono all’onorevole Vittoria Baldino un compiaciuto ringraziamento per il suo autorevole e sensibile interessamento al “caso Diamante”, fedelmente enucleato nella puntuale e articolata interrogazione parlamentare afferente alla singolarità, politica e sociale, di tale vicenda di inusitata gravità». (redazione@corrierecal.it)

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