CATANZARO «”Cpt in Albania? Si poteva fare lo stesso in Calabria” in queste poche parole pronunciate da Romano Prodi si capisce la considerazione che la nostra Regione ha nel contesto nazionale». Lo scrive Eugenio riccio, consigliere comunale della Lega a Catanzaro. L’ex Presidente del Consiglio e della Commissione Europea – prosegue Riccio – forse non è a conoscenza che a Crotone, in Calabria, esiste uno dei centri di accoglienza più grandi d’Italia, un luogo celebre per le numerose inchieste giudiziarie che hanno, di fatto, decretato il fallimento delle politiche d’accoglienza volute dal centro sinistra. Nella nostra Regione, oltre a Crotone, c’è anche Rosarno, diventata celebre non per il parco archeologico dell’antica Medma ma per essere un luogo di sfruttamento degli immigranti nel comparto agricolo che poi, di fatto, alimenta le coop rosse. L’uscita poco felice di Prodi fa comprendere benissimo perché il suo Governo ha considerato la nostra Regione solo come luogo di “esilio” per i migranti senza pensare a nessun intervento di sviluppo infrastrutturale ed economico. Perché Prodi non ha proposto come Cpt l’Emilia Romagna? Si poteva utilizzare qualche luogo della costa romagnola, magari a Rimini o Riccione. Non si è sempre detto che l’Emilia Romagna è una terra accogliente? Probabilmente Prodi confonde l’accoglienza turistica con quella migratoria. La Calabria – sostiene il consigliere comunale della Lega – è una terra generosa, splendida e accogliente ma va rispettata e valorizzata. Non è possibile prendere in considerazione la nostra Regione solo quando si parla di smaltimento dei rifiuti, centri per immigrati o luogo per costruire mega impianti eolici che devastano il nostro territorio. La Calabria ha bisogno di strutture e opportunità non di essere considerata un luogo di esilio. In Calabria abbiamo bisogno di strade moderne, dell’alta velocità, di porti che creano economia. Sulla Jonica, quasi un milione di cittadini calabresi viaggiano ancora su treni a diesel e si muovono su tratti di strada, di quello che dovrebbe essere il corridoio europeo E90, costruiti durante il fascismo. Solo di recente si è iniziato ad ammodernare la SS 106 e si sta lavorando per elettrificare alcuni tratti della ferrovia Jonica. Mentre in alcune zone della Calabria, per mancanza di investimenti mirati, tutto è fermo a 100 anni fa, ai tempi di Carlo Levi e di “Cristo si è fermato ad Eboli”. Forse per questo motivo Prodi individua nella Calabria il luogo ideale di un Cpt. Corrado Alvaro – conclude Riccio – diceva che “i calabresi vogliono essere parlati” a significare il riconoscimento della dignità ad essere trattati da uguali fra gli uguali, non messi tra parentesi, non ignorati, né, tanto meno, comandati».
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x