CATANZARO «La Calabria è già un campo profughi, nel senso di terra d’accoglienza per i bambini che sbarcano e, benché sprovvista di strutture, si dimostra più che all’altezza della situazione, nonostante una legge, quella per i minori stranieri non accompagnati (MSNA), cosiddetta “legge Zampa”, dall’onorevole prodiana Sandra Zampa, approssimativa e inidonea». E’ quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, a proposito delle esternazioni dell’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi. «La Calabria è la regione che più ha individuato e formato tutori per MSNA – evidenzia Marziale – più di mille unità, già nel mio primo mandato da Garante, e sta continuando a lavorare con una Consulta dedicata che coinvolge le Università e tante associazioni. Ma i tutori non hanno emolumenti, e addirittura non fruiscono del permesso in orario di lavoro. Eppure, Prodi avrebbe dovuto e potuto fare molto di più per strutturare le politiche d’accoglienza. Era al vertice dell’UE». «La boutade dell’ex premier denota un pensiero scaricabarile e disinformato – afferma ancora il Garante – che merita una risposta anche in tema di lavoro. Vede, professor Prodi, molte famiglie, con tanti bambini, stentano ad arrivare a fine mese e dunque tanti minorenni coinvolti sono relegati entro i parametri della povertà educativa, grazie soprattutto alle ricadute della memorabile – si fa per dire – gestione del passaggio dalla lira italiana all’Euro e lei dovrebbe ricordare qualcosa in proposito».
(redazione@corrierecal.it)
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