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l’intervista del Corriere della calabria

Fumarola: «Non c’è un secondo tempo, il Pnrr per la Calabria è una grandissima occasione»

La segretaria generale aggiunta della Cisl, a Gizzeria, per il Consiglio generale del sindacato

Pubblicato il: 31/01/2025 – 12:17
Fumarola: «Non c’è un secondo tempo, il Pnrr per la Calabria è una grandissima occasione»

LAMEZIA TERME Questa mattina, a Gizzeria si è tenuto il Consiglio generale della Cisl che ha votato all’unanimità l’elezione a segretario della Cisl Calabria di Giuseppe Lavia. Alla riunione è presente anche la segretaria generale aggiunta del sindacato Daniela Fumarola, destinata a subentrare a breve al segretario generale, il calabrese Luigi Sbarra.

In Calabria, il Pnrr è una grandissima occasione

Al Corriere della Calabria, la segretaria aggiunta analizza i dati sul prodotto interno lordo dell’Italia e sul profilo occupazionale del Paese. «Il dato del Pil è quello confermato, ma io credo che vada assolutamente messa in rilievo la crescita dell’occupazione che ha raggiunto livelli mai visti nel nostro Paese. Positivo anche il dato della disoccupazione che cala e all’interno di questa nuova occupazione le donne aumentano. Certo, non basta perché noi diciamo che bisogna assolutamente continuare a portare avanti azioni di inclusione nel mercato del lavoro soprattutto di giovani e donne». Fumarola precisa: «La strada è ancora lunga da percorrere e vogliamo contribuire a realizzare nuove occupazioni attraverso gli investimenti». E in Calabria? «C’è una grandissima occasione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le risorse del Piano devono essere utilizzate in maniera appropriata e generare nuova occupazione stabile, ben contrattualizzata».

La partecipazione

La segretaria aggiunta punta sulla partecipazione. «Avere un rapporto e nuove relazioni sindacali all’interno dei luoghi di lavoro può generare un clima più positivo e indurre le imprese ad investire, ad avere uno sguardo più attento alla salute e alla sicurezza». Sul rapporto con le altre sigle sindacali «se le nostre consorelle, Cgil e Uil, dovessero ritrovare nelle nostre parole d’ordine il desiderio di partecipazione, non avremo nessun tipo di pregiudizio. Non vogliamo assolutamente incendiare le piazze».

Il Ponte sullo Stretto

Il tema delle infrastrutture in Calabria è assai spinoso, mancano risorse per l’Alta velocità. Proprio ieri il Presidente della Giunta regionale ha chiesto al Governo di recuperare un miliardo di euro che mancherebbe per completare questa infrastruttura. «Abbiamo l’esigenza di connettere Sicilia e Calabria al resto del Paese. Le risorse sono quelle che conosciamo, ma ce ne sono tante altre. Alla richiesta del Presidente della Regione, affiancherei anche un’altra esigenza: continuare ad utilizzare bene quelle che ci sono e non perdere ulteriore tempo. Noi abbiamo un vincolo che è il 2026 e dobbiamo arrivare avendo utilizzato tutte le risorse disponibili. Non c’è un secondo tempo e se il Sud lo spreca avremo zavorrato il futuro dei nostri giovani».

L’Alta velocità

Alta Velocità fa rima con Ponte sullo Stretto. «Noi non siamo tifosi, abbiamo considerato positivamente questo progetto e pensiamo che si debba andare avanti in maniera decisa e determinata proprio perché la Sicilia deve essere connessa al nostro Paese, per facilitare non solo scambi commerciali ma anche la mobilità dei passeggeri». Questo consentirebbe, per la segretaria, di dare un forte impulso al turismo.

L’emendamento al Milleproroghe

L’ultima considerazione è relativa all’emendamento al decreto Milleproroghe per superare il commissariamento della sanità in Calabria. «La sanità è un’emergenza nazionale ed è emersa dopo il Covid. Noi abbiamo constatato che anche in presenza di eccellenze si sono registrati grossi problemi. Penso per esempio all’offerta della sanità territoriale, della medicina territoriale. Chiediamo e continuiamo a chiedere risorse per migliorare l’offerta sociosanitaria, per stabilizzare i precari, e nella finanziaria siamo riusciti ad ottenere un importante risultato». Tuttavia, chiosa Fumarola, «la coperta è corta ma bisogna assolutamente investire e trovare le risorse finalizzandole ad un’offerta sanitaria e sociosanitaria che possa essere appropriata anche in Calabria». (redazione@corrierecal.it)

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