Mercoledì, 07 Maggio

Ultimo aggiornamento alle 23:45
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

IL CONTRIBUTO

«Si può fare a meno di Comuni e Province?»

Si discute di riforma della giustizia, della riforma della legge elettorale, tanto centrale è stato il dibattito sull’autonomia differenziata. Ciò che in realtà manca, in quanto non c’è traccia da…

Pubblicato il: 31/01/2025 – 18:36
di Domenico Giampà*
«Si può fare a meno di Comuni e Province?»

Si discute di riforma della giustizia, della riforma della legge elettorale, tanto centrale è stato il dibattito sull’autonomia differenziata. Ciò che in realtà manca, in quanto non c’è traccia dal Governo è la riforma delle province e il sostegno finanziario ai comuni. I recenti eventi alluvionali hanno messo a nudo l’inconsistenza istituzionale delle province, che allo stato attuale esistono solo sulla carta. Quando si parla di riforma, spesso la si intende come ritorno alla elezione diretta del consiglio e del presidente della provincia, ma in realtà ciò che manca è una riforma che preveda alle province un’assegnazione di risorse oltre che di competenze, quale necessario ente intermedio tra comuni e regioni. Mentre per i comuni l’ultima legge di bilancio ha segnato in negativo una linea di confine netta rispetto agli ultimi anni. Si è deciso di non programmare nulla delle risorse che nel 2019 erano state previste e assegnate direttamente ai comuni con il “decreto crescita” per le “infrastrutture sociali”. Infatti la legge n. 160/2019 (art. 1, commi 311 e 312), al fine di incentivare gli investimenti in infrastrutture sociali nei comuni del Mezzogiorno, ha assegnato ai comuni situati nel territorio delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, un contributo pari a 75 milioni di euro a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione – programmazione 2014-2020, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, da destinare a investimenti in infrastrutture sociali.  Mentre il “Decreto Crescita” in particolare grazie all’art. 30 del D.L. 34/2019 ha assegnato contributi in favore dei comuni, negli ultimi 5 anni, consentendo di effettuare interventi ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale. In buona sostanza dagli 2019 al 2024, grazie a queste misure, i comuni hanno potuto contare su risorse da investire nei parchi, arredo urbano, messa in sicurezza, efficientamento energetico migliorando la qualità della vita dei propri cittadini. Oggi nulla è previsto e nel silenzio più totale i territori più fragili e i comuni più piccoli sono inesorabilmente destinati a morire.

*Sindaco di San Pietro a Maida-Segretario provinciale Pd Catanzaro

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x