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La fine del commissariamento della sanità in Calabria «un ottimo punto di partenza per costruire un settore migliore»

Il commento del Dg dell’Ao di Cosenza, De Salazar. «Il nuovo ospedale ad Arcavacata è una certezza, siamo in corso di progettazione»

Pubblicato il: 01/02/2025 – 10:34
di Fabio Benincasa
La fine del commissariamento della sanità in Calabria «un ottimo punto di partenza per costruire un settore migliore»

COSENZA La nomina del nuovo primario del pronto soccorso di Cosenza arriva a dopo circa quattro mesi di vacatio e un governo ad interim del reparto da parte del dottore Pino Pasqua, primario del reparto di Terapia Intensiva. Alle dimissioni – datate ottobre 2024 – dell’ex primario del reparto di emergenza-urgenza Rocco Di Leo, l’Ao di Cosenza ha nominato il nuovo primario: si tratta del dottore Roberto Ricchio. E’ il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar a tracciare un profilo, ai nostri microfoni. «Sarà un primario responsabile, è presidente anche della società di geriatria. Un professionista bravo, competente ed avremo ancora più umanità al pronto soccorso, un valore sul quale stiamo investendo molto e stiamo formando tutti gli operatori». A proposito di umanità, sono state settimane difficili quelle vissute dalla città di Cosenza, una comunità quella bruzia scossa prima dal tentato rapimento della piccola Sofia Cavoto e poi dai presunti maltrattamenti subiti da due fratelli di 4 e 2 anni, attualmente ricoverati nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’Annunziata di Cosenza. «Una situazione delicata, gestita dai professionisti sanitari dell’ospedale in modo eccellente, con le cure adeguate, con la riservatezza dovuta, con la pietas umana necessaria», sottolinea De Salazar. «L’ospedale – aggiunge – ha dimostrato professionalità, umanità e senso dell’accoglienza. Questo è importante».
De Salazar ha anche ricordato che quando era alla guida di un’azienda sanitaria romana a Tivoli istituì con le forze dell’ordine un protocollo per prevenire la violenza familiare, che prevedeva tra le altre cose che venissero utilizzate le parole giuste con le donne: da qui «un corso di formazione che divenne un modello nazionale e ancora oggi dà i suoi frutti sia per le donne sia per le cosiddette vittime secondarie ovvero i figli». Sui ricorrenti casi di aggressioni ai medici, il dg dell’Annunziata da un lato condanna gli episodi dall’altro sottolinea che «non tutti sono fuori di testa» e al contrario «c’è un grande disagio di cui tenere conto: anche in questo caso, se accogliamo i pazienti in modo umano e con le parole giuste aiutiamo a migliorarne la cura».

Verso la fine del commissariamento

Si avvicina, con ogni probabilità, la fine del commissariamento della sanità calabrese grazie ad un emendamento targato Forza Italia. E’ arrivato, nei giorni scorsi, il primo via libera in commissione Affari costituzionali del Senato al testo degli azzurri e legato al “Decreto Milleproroghe”. «Penso sia motivo di grande soddisfazione innanzitutto per i calabresi perché vuol dire che il Ministero non fa sconti a nessuno, tanto è vero che ha lasciato per 15 anni il commissariamento in Calabria. E’ un segno positivo, in sanità contano i dati e la misurazione dei Lea. Se questo accadrà, come sembra, credo sia il punto di partenza per una sanità migliore», sostiene De Salazar.

Il policlinico universitario è una certezza

“Arcavacata”, località del comune di Rende, è l’alternativa «migliore» per ospitare il nuovo ospedale del comprensorio di Cosenza. E’ quanto emerge dal “Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP)” per la “Realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza” approvato con Dca dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in qualità di commissario della sanità calabrese. «Ormai è una certezza perché siamo in corso di progettazione, c’è stato un Dca e quindi sarà importante avere un ospedale universitario, che come voi sapete si sta già realizzando». Poi la promessa. «Tra un anno ci rivediamo e discuteremo insieme di dati e dei risultati sanitari». (f.benincasa@corrierecal.it)

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