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Narcotraffico, reati ambientali e ora la Dda: la nuova “sfida” per il procuratore Salvatore Curcio

L’ex capo della Procura di Lamezia, dalla Distrettuale antimafia di Catanzaro continuerà la dura lotta contro le ‘ndrine

Pubblicato il: 01/02/2025 – 18:59
di Giorgio Curcio
Narcotraffico, reati ambientali e ora la Dda: la nuova “sfida” per il procuratore Salvatore Curcio

LAMEZIA TERME «Se avessi potuto scegliere avrei fatto il sostituto della Dda a vita». A dirlo era stato, poco più di un paio d’anni fa, l’allora capo della Procura di Lamezia Terme. Ora, Salvatore Curcio, la Dda – quella di Catanzaro – è pronto a guidarla, raccogliendo l’eredità di Nicola Gratteri dopo il suo trasferimento a Napoli, tra i presenti questa mattina alla cerimonia di insediamento a Catanzaro, dal quale è arrivato anche l’invito ad «ascoltare i calabresi che non sono masochisti».


A Salvatore Curcio, insediatosi ufficialmente questa mattina, toccherà continuare con il lavoro portato avanti in questi ultimi mesi dal procuratore facente funzioni, Vincenzo Capomolla, pronto ad andare a Cosenza, seguendo una linea di continuità che ha portato a decine di arresti e duri colpi inferti soprattutto agli esponenti della ‘ndrangheta nel territorio distrettuale. Ultimo in ordine di tempo l’operazione “Ostro”, con l’arresto di 44 soggetti legati alla potente cosca Gallace di Guardavalle, in grado di influenzare – secondo l’accusa – la vita politica del piccolo centro di Badolato.

Le sfide alla Dda

Ora la sfida più grossa per il procuratore Curcio: guidare una Procura distrettuale come quella di Catanzaro e continuare una lotta, quella ai clan di ‘ndrangheta in un territorio che comprende tre province – Catanzaro, Crotone e Vibo – e una delle città più importanti delle Calabria come Lamezia Terme, nelle quella abbassare la guardia vuol dire lasciare spazio ai clan per riemergere.
Il curriculum del procuratore Curcio, però, parla chiaro: una serie di successi e indagini fondamentali hanno costellato la sua carriera contro l’attività delle cosche calabresi. In magistratura dal 1989, Curcio – 60 anni – dopo un periodo di tirocinio a Firenze, ha svolto le funzioni di giudice istruttore penale e giudice per le indagini preliminari al Tribunale di Catanzaro. Me è come sostituto della Dda di Catanzaro – dal 1993 al 2002 – che ha ottenuto importanti risultati, applicato ai territori della Piana di Sibari e dell’alto Jonio cosentino. C’è ad esempio l’operazione “Galassia” eseguita contro la ‘ndrangheta del cirotano e cosentino che portò a giudizio 187 persone. Dal 2000 al 2012 il procuratore Salvatore Curcio si è occupato quasi totalmente di narcotraffico internazionale. Soprattutto con la prima operazione “Decollo” che toccò tre continenti e portò all’arresto di 119 persone e al sequestro di oltre 5 tonnellate di cocaina.



Ai nostri microfoni, nel corso di una lunga intervista esclusiva, il procuratore Salvatore Curcio aveva posto l’accendo, ad esempio, sugli errori compiuti negli anni dalla magistratura ma anche dalle istituzioni che avevano, di fatto, sottovalutato il fenomeno della ‘ndrangheta la cui attività non solo interessano la Calabria e le altre regioni italiane, ma l’Europa e altri Paesi internazionali. Aspetto sottolineato anche questa mattina nel corso del suo discorso di insediamento. «Vorrei che fosse chiaro» ha detto «che l’azione repressiva dello Stato non basta da sola contro la ‘ndrangheta, ci vuole l’impegno di tutti».

Le operazioni a Lamezia

Nel corso degli ultimi, di assoluto rilievo sono state le indagini condotte sul territorio lametino, comunque in stretta collaborazione con la Dda di Catanzaro. Emblematici, ad esempio, l’inchiesta “Nuove Leve” e l’arresto arrivato in tempi rapidissimi dopo l’attentato esplosivo all’attività “Il Fornaio” a Lamezia Terme. E poi la lotta ai reati ambientali che da anni devastano un ricco territorio come quello dell’hinterland lametino. Da sottolineare i blitz nell’area dell’accampamento rom di Scordovillo, nei quartieri popolari di Ciampa di Cavallo e, infine, la lotta all’inquinamento del pare, operazione congiunta con la Procura di Vibo Valentia, guidata dal procuratore Camillo Falvo, anche lui tra i presenti questa mattina.
Dal nuovo procuratore capo della Dda di Catanzaro, una rassicurazione ai colleghi e ai cittadini: «Sarò sempre un passo avanti a voi per difendere autonomia e indipendenza». (g.curcio@corrierecal.it)

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