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il processo

Omicidio Gioffrè, il racconto dell’ex compagna di Mirabelli: «Quell’uomo non mi è mai piaciuto»

La donna aveva una relazione con l’imputata dal 2011. «Quando ho saputo dell’omicidio ho pensato ad una reazione a qualcosa di brutto»

Pubblicato il: 03/02/2025 – 11:10
di Fabio Benincasa
Omicidio Gioffrè, il racconto dell’ex compagna di Mirabelli: «Quell’uomo non mi è mai piaciuto»

COSENZA Si torna in aula in Corte d’Assise a Cosenza per il processo sull’omicidio di Rocco Gioffrè ucciso a Cosenza, nella sua abitazione in via Montegrappa 7, il 14 febbraio del 2023 da Tiziana Mirabelli: reo confessa del delitto. La testimone chiamata a raccontare quanto di sua conoscenza sulla vicenda è V. B., ex compagna dell’imputata che ha risposto alle domande della pm D’Andrea e dell’avvocato di difesa, Cristian Cristiano.

Il racconto

«Abbiamo convissuto con Tiziana Mirabelli per cinque anni, dal 2011. L’ho vista il giorno prima che si costituisse, siamo andate allo stadio. Il 14 febbraio ci siamo sentite la mattina per San Valentino e lei mi disse che era in farmacia a comperare dei cerotti. Ci siamo viste il pomeriggio e mi disse che si era fatta male con una elica di un macchinario. Siamo state insieme, abbiamo comperato un trancio di pizza consumato in macchina e l’ho accompagnata a casa». La teste trattiene a fatica l’emozione durante l’esame, poi quando abbandona l’aula scende qualche lacrima dagli occhi. I ricordi sono tutti riferiti e riferibili al loro rapporto. «Erano tanti mesi che non salivo a casa di Tiziana, mi ha chiesto dei soldi una sola volta». Quando la donna decide di costituirsi «mi ha inviato un messaggio e mi ha detto che per me sarebbe morta». La teste ammette di aver conosciuto Rocco Gioffrè ma di non avere avuto mai rapporti con lui. «Con Tiziana Mirabelli c’erano rapporti di parentela, sapevo fosse lo zio della moglie del fratello. Non avevo notizie di un loro rapporto. Tiziana ha sempre aiutato questa famiglia anche quando era presente la moglie di Rocco Gioffré». Sugli aiuti la giudice Paola Lucente chiede alla teste di specificare. «Tiziana si metteva a disposizione per aiutare la donna, malata da tempo, per sbrigare questioni burocratiche».
L’esame procede e all’ex compagna di Mirabelli viene chiesto conto della reazione avuta dopo aver appreso della notizia dell’omicidio. «Ho pensato che lei avesse reagito a qualcosa di brutto, un tentativo di violenza. Rocco Gioffré non mi è mai piaciuto, beveva e so che ha usato violenza sulla moglie». L’esame termina e con l’accordo delle parti vengono acquisite le sommarie informazioni testimoniali di tre testimoni: Simona Mirabelli, Raffale Mirabelli e Luca Mirabelli. (f.benincasa@corrierecal.it)



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