REGGIO CALABRIA «A Reggio Calabria si va a scuola senza riscaldamento». L’allarme era stato lanciato qualche giorno fa dal genitore di uno degli studenti degli istituti reggini, lamentando la situazione di disagio di alunni “costretti” a stare in aula con coperte a causa delle basse temperature. Un caso che ha scatenato anche la reazione della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Galluppi-Collodi-Bevacqua-Alvaro-Giudice-Scopelliti” Adriana Labate, definendo «esagerato» l’allarme lanciato. La dirigente ha smentito il fatto «che gli studenti siano costretti a fare lezioni con coperte e con le borse dell’acqua. Non posso certo escludere – ha aggiunto – che nei plessi singoli ci sia stato qualche caso singolo di studenti che abbiano fatto ricorso a questi espedienti ma relativamente a qualche giorno di maggiore freddo che a Reggio Calabria, come è noto, sono pochissimi durante tutto l’anno. Quindi è stato gettato discredito su tutta l’Istituzione scolastica per una notizia che non corrispondeva alla realtà in quanto non trattavisi di condizione diffusa ed oggettiva riguardante tutti gli studenti».
Del caso se ne è parlato anche durante un vertice a Palazzo San Giorgio, alla presenza del capo di gabinetto Antonio Ruolo e dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Anna Briante. Durante l’incontro è stato fatto il punto anche sulla questione riscaldamenti, evidenziando come siano 30 quelle prive di caldaie e per le quali è previsto un piano di investimento per 800 mila euro. «Ma ci vorranno circa due anni» ha precisato al Fatto Quotidiano l’assessore Briante. «Il problema ha origini lontane. Il nostro territorio negli anni ha sempre vissuto senza impianti di riscaldamento, non ci sono mai state queste temperature così basse. Nella nostra zona difficilmente il termometro scende sotto i tredici gradi. Abbiamo preso atto che il clima è cambiato e che è necessario fare qualcosa».
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x