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Il caso dei bimbi maltrattati nel Cosentino a Pomeriggio 5. Myrta Merlino: «Spari contro la nostra troupe»

La denuncia in diretta su Canale 5. Il giornalista Vincenzo Rubano stava cercando di intervistare il padre biologico. Non ci sono feriti

Pubblicato il: 05/02/2025 – 17:21
Il caso dei bimbi maltrattati nel Cosentino a Pomeriggio 5. Myrta Merlino: «Spari contro la nostra troupe»

«Il nostro giornalista si trovava di fronte a un’abitazione per fare domande, quando è stato raggiunto da spari. Fortunatamente non ci sono feriti. Sul posto sono presenti le forze dell’ordine». E’ quanto denunciato in diretta su Canale 5 da Myrta Merlino nel corso del programma Pomeriggio 5. Secondo quanto raccontato, questa mattina sarebbero stati esplosi tre colpi di arma da fuoco contro Vincenzo Rubano, giornalista della troupe della trasmissione televisiva che stava realizzando un servizio sul caso di violenze perpetrate nei confronti di due bimbi di 4 e 2 anni originari del tirreno Cosentino, vittime di maltrattamenti subiti nella casa dove vivevano. All’interno delle mura domestiche – secondo quanto appurato e ricostruito dai carabinieri di Paola – i piccoli sarebbero stati oggetto di violenze non denunciate dalla nonna e dalla mamma e perpetrate dal compagno di quest’ultima.

Il fatto

Il giornalista, secondo quanto emerso, si trovava a Paola dove, già da un paio di giorni, si sta occupando del caso dei due fratellini che sarebbero stati maltrattati in famiglia, con l’intento di farsi rilasciare qualche dichiarazione dal padre biologico dei bimbi. Dalla finestra dell’abitazione però, dei colpi sordi hanno allarmato Rubano che, insieme alla troupe, si è allontanato e si è messo al sicuro. In diretta il giornalista ha parlato di un possibile sequestro di un’arma da fuoco all’interno dell’abitazione, da parte delle forze dell’ordine che hanno effettuato una perquisizione.
Nella puntata di ieri erano intervenute la madre e la nonna dei due piccoli, indagate per presunti maltrattamenti e per le quali l’autorità giudiziaria ha disposto l’allontanamento dalle persone offese, dicendo: «Non abbiamo mai picchiato i bambini. Ci sono tante cose inventate e ingigantite dai dottori dell’ospedale».

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