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Cosenza calcio: Guarascio-Scalise, due fughe in 10 giorni. Verso l’ignoto

Il patron, dopo l’incontro con il sindaco, ha dichiarato di voler cedere il club. Ma ora bisogna capire se e quando ciò avverrà

Pubblicato il: 07/02/2025 – 8:53
Cosenza calcio: Guarascio-Scalise, due fughe in 10 giorni. Verso l’ignoto

COSENZA Lo scorso 25 gennaio avevano abbandonato di corsa e tra i fischi lo stadio “San Vito-Marulla” quando la partita tra il Cosenza e il Cittadella non si era ancora conclusa. Ieri, la replica. Stavolta lo scenario è stato Palazzo dei Bruzi, sede del comune di Cosenza: l’incontro con il sindaco Franz Caruso anticipato dal pomeriggio alla mattina (per non farsi vedere dai tifosi: intento fallito) e poi il passo silenzioso e a testa bassa verso un’automobile scura pronta a portarli via, il più lontano possibile, circondati ed inseguiti da telecamere, telefonini e microfoni dei giornalisti accorsi in fretta sul luogo, e da una ventina di tifosi pronti a gridargli addosso tutta la loro rabbia. Eugenio Guarascio, che ha rischiato anche di cadere a terra scendendo gli scalini dell’uscita esterna del palazzo comunale, si è preso da solo gli insulti dei presenti. Rita Rachele Scalise, chiaramente in imbarazzo, ha optato, invece, per una marcia sui tacchi piuttosto sostenta, solitaria ed esterna rispetto al centro della scena occupata dal patron. Una nuova fuga che testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, il fallimento totale della filosofia gestionale del leader di Ecologia Oggi e del suo storico braccio destro che da settimane, con snervanti silenzi e affronti verso la tifoseria, hanno messo un muro enorme e invalicabile tra loro e la città, a questo punto non solo sportiva.
Insomma, non può dirsi certo un periodo sereno quello che stanno attraversando il patron e l’amministratore unico del Cosenza calcio a cui ormai persino il primo cittadino ha chiesto di farsi da parte per il bene del calcio cosentino. Un bene che non riguarda tanto l’attuale stagione, ormai quasi del tutto compromessa (servirebbe un’impresa per evitare la retrocessione in C), ma un futuro prossimo che con l’imprenditore lametino ancora alla guida del club non offrirebbe più alcuna possibiltà di rinascita.
Guarascio, messo all’angolo, si è visto costretto a dichiarare la sua intenzione, chissà quanto convinta, di cedere la proprietà e, in una nota, ha ammesso che ci sono delle “trattative” (e non la trattativa di cui si parla e si scrive da oltre un mese) in corso. Capire, però, se, quando e soprattutto con chi l’affare andrà in porto, al momento non è dato sapere. Conoscendo l’imprevedibilità e i tempi biblici con cui in genere si muove quello che per oltre 13 anni è stato il presidente del Cosenza, viene da pensare che ci sarà da attendere ancora prima di dare il via a un nuovo corso del calcio a tinte rossoblù.
Per ora, l’unico fatto concreto è quell’immagine sbiadita al termine di un colloquio anticipato con il primo cittadino. Un colloquio che doveva essere segreto e invece si è concluso con una fuga. Verso l’ignoto. (fra. vel.)

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