ROMA «Vi voglio bene e vi porterò sempre nel mio cuore». Così il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra ha concluso il suo intervento all’Assemblea nazionale a Roma dal titolo “Il coraggio della partecipazione”. Al centro del dibattito la proposta di legge di iniziativa popolare – per la quale sono state raccolte quasi 400mila firme raccolte – sulla partecipazione, presentata due anni fa dalla Confederazione di Via Po, il cui testo è ora all’esame finale. E per Sbarra, 64 anni, originario di Pazzano, in provincia di Reggio Calabria, sono le ultime ore da segretario generale del sindacato. Da domani lascia la guida della Cisl a Daniela Fumarola, sindacalista di 58 anni.
«Sono stati quattro anni molto impegnativi, complessi, portiamo a casa risultati importanti: la Cisl è rispettata e si conferma un solido e valido riferimento per la rappresentanza del mondo del lavoro», ha detto Sbarra parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea: «La Cisl cresce soprattutto tra le lavoratrici e i lavoratori attivi, c’è una componente importante che riguarda i giovani e poi siamo all’ultimo miglio per quanto riguarda l’approvazione della legge di iniziativa popolare sulla partecipazione». «In questi quattro anni – ha aggiunto – la Cisl si è assunta con coraggio la responsabilità di sostenere posizioni quasi impopolari, ma lo abbiamo fatto perché ne eravamo convinti». «Abbiamo dimostrato di essere un sindacato autonomo dai partiti e dalla politica».
Sbarra ha definito la proposta di legge sulla partecipazione «un grande obiettivo storico. Dopo 77 anni possiamo inverare l’articolo 46 che i nostri padri costituenti vollero per assicurare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a collaborare, a partecipare, a cooperare alle scelte, agli indirizzi e alla gestione, alla ripartizione degli utili delle proprie aziende». Sul punto il segretario della Cisl ha rivolto un appello alle forze politiche: «A unirsi per approvare una legge che non è solo una riforma, ma una grande sfida per affrontare nella modernità i cambiamenti della produzione e del mondo del lavoro. Le parole della premier Meloni – ha aggiunto – ci confortano e ci confermano il forte impegno politico e governativo nel sostenere e approvare rapidamente la legge».
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«L’organizzazione – ha spiegato Sbarra – mi sta chiedendo di rimanere impegnato sicuramente con compiti di ricerca e di studio, di elaborazione e anche di recupero di un pezzo importante del patrimonio storico documentale che la nostra organizzazione ha sviluppato negli anni. L’idea è realizzare una fondazione Cisl e dedicarla alla figura Franco Marini, un grande sindacalista e uomo delle istituzioni, un uomo di dialogo e mediazione e questo può essere un bell’esempio». Nel corso del suo intervento conclusivo dell’evento, Sbarra ha ringraziato tutti per il sostegno ricevuto e si è detto «orgoglioso di questa grande realtà». «Vi voglio bene e vi porterò sempre nel mio cuore», ha detto infine. (m.ripolo@corrierecal.it)
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