SANREMO “Il sostegno dei calabresi? Non sento una responsabilità ma una grande gioia”. Così Brunori Sas in conferenza stampa all’Ariston. “Non sempre è scontata questa mobilitazione, non ho sentito bieco campanilismo ma un sano senso di appartenenza”, ha aggiunto, ricordando che “lo stereotipo della Calabria è spesso macchiettistico”. Sulla sua partecipazione al Festival, ha spiegato: “Sono molto felice di esserci arrivato dopo 15-16 anni di carriera. E’ giusto che il Festival abbia una visione pluralistica e ci siano rappresentazioni di percorsi differenti. Esserci arrivato piano piano mi permette di godermela, sapendo di avere esperienza”. Poi ha scherzato: “Quando fai i club e le piazze con le persone che si portano la sedia e sono pronte a maledirti puoi fare tutto”. Brunori poi ironizza sulla possibile vittoria di Sanremo 2025 e svela un’inaspettata ambizione. “L’Eurovision mi alletta, sono nato per quello. Non dico altro, ma sono pronto anche a un cambio di look alla Achille Lauro”, scherza il cantautore. Poi il riferimento alla collaborazione con Riccardo Sinigallia e Antonio Di Martino: “Sono tra le migliori penne della musica italiana, capaci di raccontare il presente senza fare del cantautorato un museo”.
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