CATANZARO «Ribadisco che il mio obiettivo è uscire dal commissariamento tra qualche settimana». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, commentando i dati Gimbe che segnalano un miglioramento della situazione della sanità calabrese per il 2023. «La Corte costituzionale – ha aggiunto Occhiuto – si è espressa per ben due volte dicendo che il commissariamento così come è pensato non risolve i problemi. Nell’esperienza di questi tre anni il commissariamento associato al piano di rientro ha distrutto la sanità nell’ultimo decennio in Calabria. L’incremento del punteggio Lea dal 2022 al 2023 è quasi miracoloso, perché abbiamo intercettato la gobba pensionistica – sono andate in pensione 2700 persone mentre nei 15 anni prima non era stata assunto nessuno – e senza i medici cubani molti ospedali sarebbero stati chiusi, e anche la sufficienza nell’area ospedaliera sarebbe stata ben più dura da ottenere. Come detto, ribadisco che il mio obiettivo è uscire dal commissariamento tra qualche settimana: avendo approvato tutti i bilanci delle aziende – e li abbiamo anche fatti certificare da un soggetto terzo – sarà messa a posto anche la contabilità di una regione che in passato veniva descritta con la contabilità orale e questo tema non si porrà più. Siamo sicuri – ha proseguito il presidente della Regione – che dalla prossima estrazione del ministero della salute saremo adempienti su due macroaree dei Lea per il 2023 perché il dato sulle vaccinazioni per il quale non ci riconoscono il punteggio nella prevenzione riguarda 5 bambini su più di 12mila e oggi, con la rettifica che ci sarà, invece saremo adempienti anche sulla prevenzione. Il mio obiettivo è raggiungere l’adempienza sui due macrolivelli, dimostrare che i 18 punti, che già sono un ottimo risultato, diventano quasi 60 e l’incremento del punteggio Lea della Calabria sarà probabilmente l’incremento maggior in Italia nel 2023. Poi stiamo lavorando nel 2024 perché se riusciamo a realizzare gli obiettivi potremmo diventare adempienti anche nell’area distrettuale. Siamo convinti di centrare per il 2024 anche gli obiettivi per colmare anche il ritardo nelle liste di attesa».
«Non sono rammaricato» per la mancata approvazione dell’emendamento al “Milleproroghe” cosiddetto “Pro Rettori”, ha poi osservato Occhiuto, ma «auspicavo che ci fosse una proroga, peraltro l’ho detto con grande chiarezza perché il Rettore Leone ha fatto un lavoro straordinario che riguarda anche la sanità perché senza Leone, senza il sottoscritto non ci sarebbe la Facoltà di Medicina a Cosenza, non ci sarebbe la Melfi, non ci sarebbe Schmidt, non ci sarebbe questo nuovo luminare che si occuperà di chirurgia ortopedica e vertebrale, non ci sarebbero tanti altri professionisti che grazie a Leone lavoreranno nell’Università della Calabria e nell’ospedale. Ho trovato singolare che prima tutta la comunità politica indicasse Leone come un grandissimo rettore e un minuto dopo la proposizione di un emendamento la stessa comunità diceva sostanzialmente che forse sarebbe stato utile che lui avesse potuto concludere questo ciclo che porta alla implementazione della facoltà di medicina a Cosenza. Molti invece hanno protestato come se si fosse attentato alla libertà di scelta dei docenti».
«Non ho proceduto oggi alle nomine dei manager delle aziende sanitarie oggi perché domani incontrerò due persone che ho in animo di nominare commissari in due aziende, voglio prima parlare con loro e poi farò la delibera, credo domani stesso o più probabilmente lunedì», ha infine detto Occhiuto. (a. cant.)
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