COSENZA È in corso in Prefettura il tavolo sull’emergenza abitativa, alla presenza di Regione, Comune e Aterp. Su via Montesanto, uno degli ingressi del Palazzo di Governo, qualche decina di attivisti del comitato Prendocasa sta manifestando e ha bloccato il traffico. Momenti di tensione quando gli attivisti hanno cercato di entrare in prefettura dopo due ore di presidio, poi, a mezzogiorno, una delegazione del comitato è stata fatta entrare.
“La casa è un diritto” recita uno degli striscioni esposti. Su un altro si solidarizza con le volontarie del Centro anti violenza Roberta Lanzino.
Sono tre gli stabili occupati a Cosenza (le Canossiane, una ex scuola a Porta piana e un palazzo di proprietà dell’Aterp in via Savoia) che riguardano circa 200 persone.
Prendocasa critica «i soggetti istituzionali che, da lungo tempo, mostrano indifferenza e superficialità alla problematica abitativa. Le decine di famiglie che attendono stabilità o di ottenere un alloggio popolare, nella città della speculazione edilizia selvaggia, hanno bisogno, però, di risposte tutt’altro che frammentarie e lacunose. A questo tavolo, convocato solo grazie alle nostre ripetute pressioni pubbliche, paradossalmente, non siamo stati invitati. Chi, da sempre, ha veramente a cuore i destini dell’emergenza abitativa, in questa città, viene lasciato volutamente ai margini. Ci ritroviamo di fronte all’ennesima provocazione da parte delle istituzioni. Per questo, chiamiamo a raccolta tutte le cosentine e i cosentini che, da anni vivono il disagio abitativo e non solo, a partecipare al presidio che si terrà sotto la prefettura».
Gli attivisti concludono: «Non lasceremo che a pagare il prezzo delle inadempienze politiche, come al solito, siano sempre e solo gli ultimi di questa città».
Sul posto anche il sindaco di Cosenza, Franz Caruso. «L’obiettivo – ha detto – è trovare una soluzione dignitosa per le famiglie di via Savoia». Il sindaco si è detto disponibile a ricevere una delegazione di Prendocasa a un tavolo politico, «quello di oggi era un tavolo istituzionale».
Intorno alle 13 – quando il vertice è finito – gli attivisti hanno riferito di aver avuto rassicurazioni in merito agli appartamenti occupati in via Savoia: nessuno sgombero, è stato detto; ma il Comitato ha rilanciato dicendo che l’emergenza non riguarda solo quello stabile e che, inoltre, bisogna fare finalmente chiarezza sul patrimonio immobiliare pubblico, da decenni un grande buco nero che nessuna amministrazione è riuscita a sanare. «Anche il censimento dei giorni scorsi – ha dichiarato Jessica Cosenza – è stato condotto con metodi che non condividiamo, in futuro crediamo che bisognerà agire diversamente». (euf)
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