VIBO VALENTIA Una delegazione del Partito democratico, guidata dal senatore Nicola Irto, ha visitato stamattina l’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Dopo le tappe di San Giovanni in Fiore, Polistena e Cosenza, il tour del Pd sulla sanità calabrese ha fatto tappa nel nosocomio vibonese, di recente al centro di polemiche per i lavori di ristrutturazione che dovrebbero iniziare a breve. Il segretario regionale, insieme al sindaco Enzo Romeo e al gruppo consigliare dem in Regione, ha visitato i reparti di Medicina generale e il Pronto soccorso, confrontandosi con medici e personale sulle carenze della struttura. La delegazione, formata anche dai consiglieri Ernesto Alecci, Raffaele Mammoliti, Amalia Bruni e Mimmo Bevacqua ha poi lasciato lo Jazzolino per spostarsi all’Asp in un incontro a porte chiuse sullo stato della sanità vibonese. Presenti anche i dirigenti locali del Pd, tra cui il segretario provinciale Enzo Insardà e gli esponenti dell’amministrazione comunale del campo progressista.
«Stiamo girando la sanità calabrese, ci sono problemi comuni e in alcuni casi anche specifici» ha spiegato il senatore Irto ai giornalisti dopo il sopralluogo. «Lo Jazzolino è una struttura che non risponde alle esigenze di una grande città e di una provincia. Asp e poliambulatori non fanno da filtro, è tutto a carico di questo pronto soccorso. Qui arrivano un sacco di cittadini disperati in cerca di quello che è il diritto sacrosanto alla salute, ci sono straordinarie professionalità che abbiamo incontrato stamattina, dei veri e propri angeli custodi. Ma ci sono carenze nel personale medico e paramedico, le risposte tardano ad arrivare e questo è inaccettabile». Per il segretario regionale è la prima volta in vista al nosocomio vibonese, dove ha trovato «carenze strutturali per le quali bisogna dare risposte ai cittadini. Serve un’assunzione di impegno da chi oggi governa la sanità. Dovrebbero venire qui a farsi un giro, ci sono ore e ore di attesa al pronto soccorso, lunghe liste e pochi posti letto. Un ospedale come questo dovrebbe avere altri numeri, soprattutto riguardo i posti letto. È una situazione di drammaticità comune a tutti i reparti e non è solo questione di risorse, ma anche di fare scelte coraggiose che portino ad ampliare una struttura per servire in modo efficace l’utenza». «Tutto questo – continua Irto – è inaccettabile. I vibonesi meritano di più e meritano il diritto di potersi curare».
Sulla possibilità che lo Jazzolino, interessato dai lavori, veda reparti spostati in strutture private o in parte chiusi, Irto risponde: «La situazione della sanità vibonese è già precaria, se poi si inizia a giocare con i lego, con i reparti, senza una programmazione, si rischia seriamente di distruggere un equilibrio già precario. Servono scelte coraggiose, non le dirette Facebook del presidente della Regione. Noi chiediamo che si discuta della sanità in Consiglio regionale, che per 15 anni è stato esautorato perché dicevano ci fosse il commissariamento. Adesso possono venire a discuterne e noi avanzeremo proposte». Anche sulla costruzione del nuovo ospedale, il senatore si mostra scettico sulle tempistiche che lo vorrebbero concluso nel 2026: «Magari ha la bacchetta magica e ancora non l’ha fatta vedere. Però i calabresi e i vibonesi meriterebbero più rispetto e serietà da parte di chi governa e parlargli in modo chiaro. Mi pare evidente che nel 2026 non ci potrà essere un nuovo ospedale, questa non può essere una scusa per non intervenire sullo Jazzolino. Servono risposte immediate». (ma.ru.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x