REGGIO CALABRIA Dopo il via libera in “Prima”, anche la seconda Commissione del Consiglio regionale, esprimendo il parere finanziario favorevole all’unanimità dei presenti, ha approvato la proposta di legge del consigliere di Forza Azzurri, Pierluigi Caputo, vicepresidente di Palazzo Campanella, che prevede nuove regole per l’accesso alla dirigenza della Regione. Disco verde a tempi di record, per la verità, considerato che questa proposta è stata depositata solo una ventina di giorni fa, segno che questa Pdl probabilmente rappresenta una priorità nell’agenda della maggioranza di centrodestra. La proposta di legge di Caputo modifica la disciplina in vigore dal 1996, secondo cui l’accesso alla qualifica di dirigente avviene a seguito di concorso pubblico per titoli ed esami, prevedendo in aggiunta la possibilità di bandire concorsi anche per soli esami. Inoltre si punta anche a razionalizzare e a contenere la spesa legata al personale, tanto è vero che la proposta di legge prevede “la riduzione a tre mesi, in luogo degli attuali otto, del ciclo di attività formativa, da parte dei vincitori del concorso. Infine, si dispone “l’abrogazione della norma che impone di prevedere nel Piano dei Fabbisogni il reclutamento del personale di qualifica dirigenziale nella percentuale massima del 50% dei posti disponibili mediante corso concorso”. Ora non resta che portare questa proposta di legge in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
Il testo Caputo inoltre contiene anche altre disposizioni, come quella che praticamente, sempre ai fini del contenimento della spesa, impone a tutti gli enti strumentali della Regione di avvalersi dell’Oiv (l’Organismo indipendente di valutazione) dell’amministrazione “ai fini della verifica e della rendicontazione delle attività di controllo nonché della valutazione della performance”, o la norma che autorizza la Sorical “a procedere all’assunzione del personale appartenente ad imprese private operanti nel settore dei servizi idrici e ricompreso nelle tabelle trasmesse da Sorical alle organizzazioni sindacali il 23 marzo 2005”, con la salvaguardia delle attuali condizioni contrattuali. (a. cant.)
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