COSENZA Il jeans e il tacco 7 come in quel pomeriggio di ottobre 2021 quando Franz Caruso appena eletto e la sua squadra entrarono festanti a Palazzo dei Bruzi. Oggi Maria Locanto è tornata da protagonista nel Salone di rappresentanza dopo l’investitura a vicesindaca con delega alle Politiche ambientali: una donna del Pd chiamata a occupare dopo un anno e mezzo di vacatio la casella assegnata a Maria Pia Funaro che del Pd è ormai una ex e milita in Avs. Le due sono accomunate anche dalla passione per il running ma attualmente si muovono su fronti quanto più lontani possibili: difficile il terreno anche nella partita elettorale di primavera a Rende. Ma questo è un altro discorso, cui comunque Locanto non si sottrae allineandosi al segretario Vittorio Pecoraro: oltre Campagnano il Pd non è affatto assente o – peggio – ambiguo, al contrario sta lavorando «sotto traccia». Vedremo.
Per ora c’è da festeggiare Maria, come la chiamano i tanti accorsi in Municipio per l’insolita cerimonia delle 15.
L’abbraccio con Ermanna Carci Greco – che lo replicherà anche con il sindaco, ma nessuno scambio di battute sullo sfratto della statua di Mancini, «siamo uniti da una lunghissima militanza socialista» assicura Caruso – poi quello con tutti gli amici e i parenti ascendenza Misasi («Sono la cugina del direttore dell’Osservatore Romano!» sorride la vicesindaca). Tra consiglieri di maggioranza e dirigenti, si rivede Salvatore Perugini e non manca Luigi Incarnato mentre qualche ras del Pd è assente.
Poco di politico al microfono, molto sentimento: «Oggi – dice Locanto – sono una fiammella che rappresenta una storia familiare, molti parenti sono fuori ma io resto radicata nella mia città». Parla di «gestione decennale scellerata» poi rivendica di essere «parte di questa amministrazione dal primo momento, già dalla campagna elettorale».
Più che dell’imprinting di Boccia – di cui Locanto è stata vicecommissaria del Pd locale – parla del «partito di Elly Schlein che dialoga e ricuce, plurale e non personalistico», in prima fila, accanto al presidente del Consiglio Mazzuca, ad ascoltarla ci sono anche i dissidenti dem Tinto e Trecroci. Pensa a una città a misura di bambino e augura «il prosieguo di questo lavoro in tutto il territorio», e magari chissà anche in preparazione alle Regionali sempre più dietro l’angolo.
Franz Caruso parla di un «momento importante» in cui «si rilancia la seconda fase amministrativa dopo un percorso lineare ma complesso». In omaggio alla delega della sua vice, per disegna una città con «piazze verdi e non di cemento» si intesta le 750 nuove piantumazioni e non solo gli onnipresenti «11 cantieri di Agenda urbana consegnati» o il risanamento economico e finanziario dell’ente con il bilancio di previsione approvato con mesi di anticipo rispetto ai termini consentiti da Roma. Sul piano del decoro urbano il sindaco ha ipotizzato una diffida alle società che se ne occupano e si dimostrano inadempienti. Poi altri selfie, baci e abbracci, è il giorno di “Maria”. (euf)
La nomina di Maria Locanto vicesindaco è anche un messaggio al Pd calabrese
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