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Bonifica di Crotone, l’ad di Eni Rewind Grossi: «L’Ue vieta il trasporto dei rifiuti all’estero»

Il manager conferma la posizione della società: «Ormai è certificato e assodato che in Italia non ci sono discariche alternative a Sovreco»

Pubblicato il: 21/02/2025 – 8:16
Bonifica di Crotone, l’ad di Eni Rewind Grossi: «L’Ue vieta il trasporto dei rifiuti all’estero»

CROTONE «Noi dal 2017 sosteniamo – nel 2024 l’hanno certificato anche Ispra e altri enti – che in Italia non ci sono discariche alternative a Sovreco, questo ormai è assodato». Lo ha detto l’amministratore delegato di Eni Rewind, Paolo Grossi, intervistato a “Buongiorno Regione” del Tg3 Calabria, con riferimento al tema della bonifica del sito industriale di Crotone.  «Quanto alle discariche all’estero – ha aggiunto Grossi – abbiamo contattato 29 società, alla fine abbiamo individuato 4 discariche che potenzialmente potrebbero ricevere i rifiuti, ma per la normativa attuale la nazione che deve ricevere i rifiuti ha la possibilità di negare autorizzazione in base al principio di prossimità e autosufficienza nella gestione dei rifiuti, in base al quale i rifiuti non si possono trasportare in piccoli lotti. Per la nostra esperienza è molto probabile purtroppo che l’autorizzazione non arriverà o arriverà per quantitativi minori: abbiamo fatto istanza a gennaio, prevediamo che prima di luglio-settembre non avremo risposta, per la nostra esperienza potrebbe essere una risposta per minori volumi. Ad aggravare la situazione – ha affermato l’amministratore delegato di Eni Rewind – nel 2024 la Comunità europea ha approvato un regolamento, che non è una direttiva ma è immediatamente in vigore in tutti i paesi in modo inderogabile, e questo regolamento, già legge e che si applica da maggio 2026, vieta l’esportazione verso altri paesi».  Grossi ha poi ricostruito tutti i passaggi della vicenda, ribadendo che il prossimo passo sarà quello di «cercare di superare il vincolo Paur del 2019 introdotto senza alcuna istruttoria tecnica dagli enti locali, la Regione in primo luogo. Quel vincolo impedisce per i rifiuti pericolosi di utilizzare l’unica distanza a pochi chilometri, Sovreco, che ha una capacità residua di 600mila tonnellate, che sono circa il doppio di quello che serve per completare la bonifica, e questo vincolo non incide assolutamente sui rifiuti pericolosi, cosiddetti veleni di Crotone, che arrivano e arriveranno a Crotone, perché la discarica è stata sempre autorizzata e – ripeto – ha una disponibilità residua di 600 mila tonnellate, riceve da tutt’Italia. Quindi – ha sostenuto ancora l’amministratore delegato di Eni Rewind – non si capisce perché quei politici e quei Comitati che considerano i rifiuti pericolosi non abbancabili a Sovreco non si oppongono all’arrivo degli stessi rifiuti pericolosi da tutt’Italia».

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