CATANZARO Ha parato di tutto, per qualcuno “anche i sassi”, e così facendo ha innescato un duplice effetto: ha impedito allo Spezia di tenere il passo del Pisa, allontanando da quella seconda posizione che spedisce dritti in Serie A. Ma soprattutto ha consentito al Catanzaro di accorciare la forbice proprio dalla formazione ligure a soli 8 punti, garantendo la possibilità (oggi ancora piuttosto elevata) di non far saltare i play-off che dovranno decidere quale sarà la terza squadra a salire nella massima serie. Insomma, Mirko Pigliacelli in un pomeriggio ha fatto male al popolo di fede bianconera ed esultare quello giallorosso come mai aveva fatto in questa annata così strana e sorprendente. Un’annata nella quale il portiere del Catanzaro ha fatto vedere numeri d’alta scuola, ma che adesso potrebbe rivelarsi bella come nessuno avrebbe mai osato immaginare prima. Perché basta scorrere la classifica e vedere i giallorossi di Fabio Caserta in una posizione che nessuno avrebbe pronosticato a inizio stagione, addirittura in grado di garantire loro di vivere il primo turno play-off da spettatori. Insomma, un fuori programma che pure porta la firma anche dell’estremo difensore, che al “Picco” ha letteralmente calamitato addosso a sé ogni tipo di pallone è gravitato dalle sue parti. Va da sé che la stagione di Pigliacelli, sin qui utilizzato in tutte le 27 gare stagionali da Caserta (che non gli ha fatto risparmiare neppure un minuto), è stata decisamente al di sopra delle attese. Ha subito complessivamente 26 reti, meno di una a partita, ma si fa fatica a quantificare la mole di punti portata in dote alla squadra calabrese. Tante partite le ha risolte con parate spesso e volentieri spettacolari e di grande effetto, altre volte semplicemente s’è limitato alla normale amministrazione. Con 10 clean sheet è tra i portieri che ha chiuso più volte la partita con la porta inviolata, segno che alle soglie dei 32 anni sta germogliando la migliore annata di sempre di uno che pure, qualche stagione addietro, veniva considerato alla stregua di uno dei migliori interpreti del ruolo in campo nazionale. E che quando l’estate scorsa ha visto l’opportunità di trasferirsi alla corte di Caserta non se l’è fatto ripetere due volte.
«Arrivare al Catanzaro è stata una delle cose migliori che mi siano mai capitate, e per questo ho risposto subito con entusiasmo alla chiamata. Il calore di questa piazza, tipico delle formazioni che giocano al Sud, mi ha conquistato in fretta e non mi sorprende che la squadra stia facendo bene. Il campionato di B è lunghissimo e pieno di insidie, lo so per esperienza vissuta, ma stiamo costruendo qualcosa di straordinario e la volontà è quella di proseguire il lavoro senza stare a pensare troppo a quel che dicono i numeri». Numeri che pure parlano anche per Mirko, che magari spera di trovare in Calabria un po’ di pace e tranquillità dopo aver girato in lungo e in largo per l’Europa nel corso dei suoi quasi 15 anni di carriera a livello professionistico. Una carriera iniziata nel 2010-11 con lo scudetto Primavera vinto difendendo i pali della Roma, e proseguita poi con il trasferimento al Parma (con il quale non esordirà mai) e i prestiti al Sassuolo, al Pescara e alla Reggina, prima di trasferirsi a titolo definitivo al Frosinone nell’anno in cui i ciociari conquistano la prima storica promozione in Serie A (2014-15).
Il lungo girovagare toccherà poi Vercelli, ancora Pescara (che ne rileva il cartellino nell’estate del 2015) e in mezzo pure Trapani, prima della decisione forse più coraggiosa di tutte, quella di seguire Devis Mangia all’Universitatea Craiova, in Romania. Pigliacelli nell’Este europeo resterà per 4 stagioni, segnando anche un gol su rigore, per poi accettare di rientrare in Italia al Palermo, titolare nelle due stagioni in cui i rosanero rivedono la B. La scorsa estate arriva però la chiamata del Catanzaro, col quale ha firmato per due anni con opzione per una terza stagione. il resto è sotto gli occhi di tutti: una stagione da assoluto protagonista, una squadra sorprendentemente in zona play-off e una pagella con una media voto elevata, una sorta di viatico verso il completamento di un piccolo capolavoro. Dopotutto Pigliacelli in Serie A non ha mai esordito, pur andando spesso in panchina: farlo in maglia giallorossa rappresenterebbe un sogno, oltre che una meravigliosa rivincita. (Italpress)
Foto Us Catanzaro
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