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Il dolore di Mario Occhiuto per la morte del figlio Francesco: «Aveva un solo sogno: aiutare chi stava male»

Il senatore ringrazia per la vicinanza e ricorda il figlio sui social: «Non potete immaginare quanto fosse speciale»

Pubblicato il: 25/02/2025 – 7:47
Il dolore di Mario Occhiuto per la morte del figlio Francesco: «Aveva un solo sogno: aiutare chi stava male»

COSENZA «Francesco, io e gli altri familiari vi ringraziamo per le tantissime manifestazioni di affetto, vicinanza e conforto. Non ho avuto la forza di rispondere prima e ai tanti messaggi, perché il dolore è troppo grande». Mario Occhiuto, senatore di Forza Italia, ha voluto ricordare con una lettera postata sui social, il figlio Francesco, scomparso pochi giorni fa a soli 30 anni. «Gli ultimi due anni – scrive – li abbiamo trascorsi sempre insieme. Viaggiava e abitava con me a Roma per seguire il suo contratto di ricerca con l’Università, e nel resto della settimana aveva iniziato a esercitare la sua professione di psicologo e a frequentare il corso di psicoterapia. Tutto con la sua semplicità, essenzialità, dolcezza e bontà d’animo. Leggeva molto, amava riflettere, interrogarsi sul senso vero della vita. Non potete immaginare quanto fosse speciale».

«Un dolore che non avrà mai fine»

«Aveva un solo sogno, un solo progetto: aiutare chi stava male. Perché lui lo sapeva bene cosa significava. Combatteva in silenzio una battaglia interiore, contro quei pensieri distorsivi che lo assalivano. E in questo era bravissimo: riusciva a non far trapelare nulla all’esterno. Con me, però, ogni tanto si lasciava andare un po’ di più. Si confidava, e insieme abbiamo provato a trovare un modo per alleggerire quel peso. Con l’aiuto di qualche specialista abbiamo cercato di migliorare le cose, e per un po’ sembrava quasi che ci fossimo riusciti. Siamo andati insieme in macchina a Lourdes, a trovare la Madonnina, nella speranza che ci desse un aiuto, una risposta, un po’ di pace. Pensavo di poterlo proteggere, pensavo che ce l’avremmo fatta. E invece no. Spero con tutto il cuore che questo dolore abbia un senso e che, ad accoglierlo, ci sia un Paradiso. Perché se c’è qualcuno che lo merita, è lui. A noi resta un vuoto incolmabile. E a me, anche la certezza che gli ultimi due anni accanto a lui sono stati i più belli, i più intensi, i più veri della mia vita. Ogni suo abbraccio mi riempiva il cuore di una gioia infinita. Ora tutto mi sembra sospeso, senza direzione. Mi sento svuotato, come se la vita avesse perso il suo senso. Se non fosse per chi ancora ha bisogno di me, non so come potrei andare avanti. Ma questo poco importa e so che devo farlo. Grazie ancora di cuore a tutti per averci fatto sentire meno soli in questo dolore che non avrà mai fine».

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