CATANZARO La Procura di Catanzaro, in nome del sostituto procuratore Saverio Sapia, ha chiuso le indagini nei confronti di 10 persone, tutte coinvolte nell’inchiesta che, lo scorso 29 ottobre 2024, aveva portato all’arresto di 3 persone, più due interdizioni, e il sequestro preventivo per le società Food & More Srl e Paoletti Spa. I reati ipotizzati vanno, a vario titolo, dall’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, alle estorsioni e ai reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
L’indagine, in particolare, ha riguardato le condizioni di impiego dei lavoratori di cinque supermercati di Montepaone, Soverato e Chiaravalle Centrale, in provincia di Catanzaro. La complessa attività investigativa (che si è articolata in attività di intercettazione e di perquisizioni) ha consentito di delineare la gravità indiziaria circa la sussistenza di un’associazione per delinquere e di plurimi episodi di sfruttamento del lavoro, estorsivi e di falsità ideologica del privato in atto pubblico.
Rispetto all’ordinanza dello scorso ottobre c’è un indagato in più, il sindacalista della Uila Vito Doria. Secondo l’accusa, infatti, nella sua veste di conciliatore sindacale della Uila di Soverato, e consapevole delle condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti i lavoratori, «avrebbe sottoscritto gli accordi transattivi “tombali” relativi alle posizioni dei lavoratori», i quali avrebbero rinunciato così «al riconoscimento delle loro legittime pretese in cambio di somme transattive irrisorie».
Antonio Citriniti (cl. ’73) di Catanzaro;
Vito Doria (cl. ’64) di San Vito sullo Ionio;
Vittorio Fusto (cl. ’68) di Borgia;
Paolo Giordano (cl. ’72) di Catanzaro;
Tiziana Nisticò (cl. ’69) di Catanzaro;
Maria Teresa Panariello (cl. ’76) di Avellino;
Paolo Paoletti (cl. ’66) di Soverato;
Rosario Paoletti Martinez (cl. ’98) di Cuba;
Giorgio Rizzuto (cl. ‘87) di Cosenza;
Anna Valentino (cl. ’72) di Avellino.
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