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La migliore risposta a Trump l’ha data l’Unione Europea

La migliore risposta data a Trump sulla guerra in Ucraina è sicuramente quella dell’Unione Europea che ha indicato «la linea della pace giusta e del sostegno indeterminato a Kiev». Anche gli ingle…

Pubblicato il: 26/02/2025 – 11:22
di Franco Scrima
La migliore risposta a Trump l’ha data l’Unione Europea

La migliore risposta data a Trump sulla guerra in Ucraina è sicuramente quella dell’Unione Europea che ha indicato «la linea della pace giusta e del sostegno indeterminato a Kiev». Anche gli inglesi, accompagnati da rappresentanti dell’Unione Europea, del Regno Unito e del Canada, hanno ritenuto di recarsi con una rappresentanza nella capitale ucraina, Meidan, ricevuti dai coniugi Zelensky, per rendere omaggio ai caduti ucraini e per rinnovare il sostegno alla popolazione. E non sono stati i soli: Londra ha annunciato nuove sanzioni verso le aziende russe e cinesi. Anche l’Unione Europea, presente a Kiev con la presidente Von der Leyen e l’italiano Antonio Costa, ha presentato il pacchetto delle sanzioni che Bruxelles intende mettere in atto.

L’Assemblea generale dell’ONU si è aperta una spaccatura tra Stati Uniti e Russia ed Europa: da una parte è stata condannata l’invasione della Russia in Ucraina; dall’altra si sono espressi per una rapida fine del conflitto. Anche se si sono astenuti dall’approvazione dell’emendamento. Accompagnando la “minaccia” di ritirarsi dalla dichiarazione del “G7”.Che negli Stati Uniti non vi sia unità di intenti, lo si è capito anche dagli americani che si sono dichiarati contrari a sottoscrivere un comunicato, affermando che a loro «interessa più avere le parti al tavolo e discutere il passo da compiere». Una boccata d’ossigeno l’ha data Trump che ha parlato di una possibile interruzione nel breve tempo, della guerra, considerato che tra lui e Putin si sta discutendo di accordi economici e che il Presidente della Russia si sarebbe detto pronto ad aprire le miniere ucraine alle aziende americane e di far sedere l’Europa al tavolo dei negoziati.

Dall’Italia, continua il silenzio del Governo. La presidente Meloni non rilascia dichiarazioni sul punto, limitandosi a chiedere lo “stop” ai massacri. Ma ha anche ribadito che fonti diplomatiche italiane continuano a dichiararsi contrarie ad inviare forze armate a Kiev per ottenere la pace con la Russia. Lo aveva già detto nei giorni scorsi, al “vertice dell’Eliseo”. Una “posizione” uguale a quella della Lega.

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