Giovedì, 15 Maggio

Ultimo aggiornamento alle 22:26
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

clean money

‘Ndrangheta, il colpo in banca per far felice il boss Iiritano: ma la banda non riesce ad usare il badge

Episodio ricostruito nell’inchiesta della Dda di Catanzaro, risalente al 2014. Nel mirino la filiale “Carime” del capoluogo

Pubblicato il: 27/02/2025 – 18:54
di Giorgio Curcio
‘Ndrangheta, il colpo in banca per far felice il boss Iiritano: ma la banda non riesce ad usare il badge

CATANZARO Un tentativo – disastroso – di effettuare una rapina ai danni della sede di Catanzaro della Banca Carime. C’è anche questo episodio nella corposa inchiesta della Dda del capoluogo che, questa mattina, ha portato all’arresto di 22 persone. Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda, risalente al 3 novembre del 2014. Ma è a settembre che gli inquirenti iniziano a registrare i primi contatti avviati da Domenico Scozzafava. Nell’elenco ci sono due soggetti invitati per una «partitella». Il primo risulterà essere una guardia particolare giurata dipendente della Sicurtransport spa, il secondo invece era un dipendente della banca Carime che verrà licenziato proprio a seguire di tali fatti. Gli inquirenti registrano una serie di contatti, con Scozzafava particolarmente attivo. È lui che, il 20 settembre, si sarebbe recato a Lamezia Terme per «recuperare una persona all’aeroporto», considerato «l’organizzatore sceso per la partita» visto che «avevano già messo su la ‘squadretta’». Come ricostruito in fase investigativa, dunque, nelle settimane successive Pancrazio Opipari detto “Enzo” e Scozzafava si sarebbero poi recati a Roma per incontrare altri due soggetti coinvolti nella rapina.

Il piano

Ma è nel corso di una intercettazione ambientale che gli inquirenti hanno la conferma circa il vero piano del gruppo: rapinare la banca Carime di Catanzaro. E per farlo avrebbero avuto bisogno di una scheda per i dipendenti per accedere alla filiale e che qualcuno avrebbe fornito loro. Il 3 novembre, dunque, il gruppo si attiva: prima si adoperano per trovare una moto, poi trovano una sistemazione a Simeri Mare per i due sodali stranieri per «non farli girare a Catanzaro». Il gruppo decide così di lasciare la moto lì vicino, in prossimità della Chiesa dell’Osservanza, poi cercano di individuare il tragitto migliore e le manovre da effettuare e le strade da imboccare poi per ripartire.

Impossibile usare il badge

Tutto pronto, almeno in apparenze, ma qualcosa non funzionerà, rivelandosi un piano disastroso. Sono le 16.30 del 3 novembre 2014, orario considerato ideale perché gli uffici limitrofi, anche il Tribunale, a quell’ora erano già chiusi, quando il gruppo parte all’assalto. A riprendere tutto, le telecamere di videosorveglianza: c’è la moto che arriva nei pressi della filiale con a bordo due persone, fanno un giro perlustrativo e poi si fermano davanti all’ingresso. Uno dei due utilizza il badge per entrare, strisciandolo all’apposito dispositivo, ma senza l’esito sperato: la porta non si apre, nonostante i numerosi tentativi. Ci provano Opipari, Manfredi e Scozzafava, poi ancora Gallelli ma niente. Il gruppo così si ritira, «la gittata del cemento non era stata effettuata» e quindi il «Direttore dei lavori non avrebbe dovuto ancora fare la denuncia»: questo il linguaggio criptico utilizzato dal gruppo dopo essersi dati alla fuga. Insomma, grande delusione per tutti, soprattutto per Opipari che sognava già di andare dallo “Zio Iiritano”, Lorenzo Iiritano (cl. ’59), con un bel bottino da dividere. (g.curcio@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x