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Gdo, Fulciniti: «Inaccettabile che non si rispettino diritti dei lavoratori conquistati con sacrifici» – VIDEO

La segretaria della Uil Tucs sul sindacalista coinvolto nell’inchiesta di Catanzaro: «Se confermato, sono cose inammissibili»

Pubblicato il: 04/03/2025 – 15:16
Gdo, Fulciniti: «Inaccettabile che non si rispettino diritti dei lavoratori conquistati con sacrifici» – VIDEO

LAMEZIA TERME «Stiamo cercando di sensibilizzare i lavoratori, perché senza il loro mandato noi non possiamo fare nulla. Poi si creano situazioni che danneggiano loro, il mercato e la Calabria. Dove c’è il sindacato c’è legalità». Ad affrontare il tema dello sfruttamento sul lavoro è Caterina Fulciniti, segretaria regionale della Uil Tucs, ospite di In Primo Piano, la rubrica d’approfondimento in onda su L’altro Corriere Tv. Nuova puntata dedicata alle condizioni dei lavoratori nella Grande distribuzione organizzata, dopo l’inchiesta da cui è emersa la critica situazione di decine di dipendenti all’interno della catena del gruppo Paoletti.

«Oggi esistono leggi che tutelano i lavoratori»

Fulciniti parte da una riflessione sulla Grande distribuzione organizzata, un settore sempre più importante in Calabria e che necessita «di una costante presenza del sindacato. Quando i lavoratori si rivolgono al sindacato spesso ottengono i risultati e il rispetto del contratto. Noi cerchiamo di sensibilizzarli, di fargli capire che nel momento che in cui lavorano ci sono leggi che li tutelano». Un aspetto di cui devono essere consapevoli anche gli imprenditori: «è importante capire che oltre al capitale economico va portato quello umani. Altrimenti non si è imprenditori, ma si è altro. Non è accettabile che si riducano alla schiavitù i lavoratori o che vengano persi diritti conquistati con il sacrificio di molte persone».

Sul sindacalista coinvolto a Catanzaro: «Se confermato, è una cosa inammissibile»

Come quanto successo nei supermercati del Catanzarese: «Io sono di Stalettì, conosco bene il supermercato e sono rimasta davvero sorpresa. Una cosa è pensare che magari non venga rispettato in toto il contratto o che ne venga utilizzato uno “pirata”, ma era inimmaginabile questo tipo di assoggettamento nel 2025. È una cosa inaccettabile». Tra gli indagati anche un sindacalista della Uila di Soverato che, secondo le accuse, sarebbe stato consapevole delle condizioni di lavoro. «Io l’ho appreso dalla stampa che fosse coinvolto, ma l’organizzazione prenderà provvedimenti. La magistratura farà il suo corso, se questo dovesse essere vero si tratta di cose inammissibili. Lo sono perché si fanno grossi sacrifici all’interno del sindacato, noi vogliamo togliere il lavoro povero e lo sfruttamento. Io non sapevo nulla, ma sicuramente è una cosa di cui dispiace».

«Così si danneggia anche il mercato»

Per Fulciniti, così come detto da Lo Papa nella puntata precedente, sono pratiche queste che incidono su tutta l’economia: «Danneggiano il mondo del lavoro e il mercato perché si tratta di concorrenza sleale e va combattuta. La Gdo potrebbe rappresentare un grande bacino di sviluppo per la Calabria, ma se persistono queste situazioni non ne usciamo». La chiave, secondo la segretari, è affidarsi ai sindacati: «Se il lavoratore non si rivolge a noi, noi abbiamo le mani legate. A Cosenza un gruppo di dipendenti lo ha fatto, ci ha delegato e abbiamo ottenuto risultati. Per la situazione a Catanzaro neanche all’esterno si poteva percepire una situazione del genere, si tratta di reati gravi».

Sulla legge sul commercio

Tutelare il mercato delle Gdo significa anche tutelare le aziende calabresi che tramite questo settore veicolano i propri prodotti. Un “peso” nell’economia regionale da preservare e a cui dedicare maggiori attenzioni, anche tramite la riforma della legge sul commercio come suggerisce Fulciniti. «C’è un tavolo aperto alla Regione, è una legge molto datata che non corrisponde alla realtà. Per la Calabria è una legge urgente, proprio per evitare situazioni fuori controllo come queste e garantire sviluppo, posti di lavoro e occupazione. Anche la Grande distribuzione, per com’è ora, andrebbe rivista. Al Nord stanno facendo qualche passo indietro». (redazione@corrierecal.it)

L’intervista:

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