LAMEZIA TERME Il radicamento del partito sul territorio e le sfide elettorali, a partire da quella per le Amministrative come quelle di Lamezia Terme per arrivare alle Regionali. Sinistra Italiana fa il punto con la sua prima assemblea organizzativa, che è anche l’occasione per mettere a fuoco le prospettive future del partito e che vede la prima uscita pubblica di Doris Lo Moro da candidata sindaco a Lamezia Terme. Al centro dell’attenzione anzitutto le Regionali, con l’obiettivo da parte del centrosinistra di costruire l’alternativa al governo di centrodestra, e dal segretario regionale di Si Fernando Pignataro arriva quasi un appello agli alleati: «Bisogna fare in fretta perché sono tali e tanti i problemi che vanno affrontati da subito. E’ fondamentale trovare l’unità intorno a un progetto di società e a un programma di governo. Poi sceglieremo gli uomini e le donne che rappresenteranno la coalizione progressista alla Regione, ma intanto su alcune questioni come l’ambiente, il lavoro – nelle quali ancora vediamo forti timidezze in alcuni partiti del centrosinistra – le infrastrutture, le politiche della coesione è necessario trovare una unità di fatto e presentarsi ai calabresi come una alternativa credibile». Lo schema in realtà è stato quasi anticipato in visa delle elezioni amministrative di Lamezia Terme, con la candidatura a sindaco di Doris Lo Moro, candidatura fortemente sostenuta da Sinistra Italiana sin dall’inizio con una posizione ferma che ha sicuramente aiutato la coalizione a superare alcune incertezze: «Qui – ha spiegato Pignataro – piuttosto che partire dal progetto ci siamo affidati a una personalità di grande prestigio che potesse rappresentare l’alternativa dopo anni di malgoverno, di decadenza, di disagio sociale evidente, di disgregazione della città. Ci voleva un colpo di reni, come si diceva una volta, ci voleva una decisione importante, quella di scegliere una candidatura forte, autorevole, di grandi capacità politiche e amministrative e Doris Lo Moro rappresenta questo. Ci siamo arrivati con qualche discussione, però ci siamo arrivati. Adesso quello che conta, senza avere retropensieri, sia l’unità che si è creata intorno a questa candidatura per vincere e governare bene una delle città più importanti della Calabria».
A portare il contributo del partito centrale Nico Bavaro, responsabile Mezzogiorno di Sinistra Italiana, che ha posato lo sguardo sulle vicende nazionali: «Intanto il governo Meloni dovrebbe chiarire quali sono gli alleati, perché continuano a stringere relazioni con Trump e con Musk che hanno scatenato una vera e propria guerra commerciale contro l’Europa e contro l’Italia. L’idea scellerata di Trump di mettere i dazi significa un danno netto per l’economia italiana di qualche miliardo di euro che si riverserà inevitabilmente sul sistema produttivo italiano. Meloni fa la patriota, ma la patriota con chi? E’ amica di Trump, non certo dei lavoratori italiani, e questo è il primo problema. Poi c’è un secondo problema che – prosegue Bavaro – ha a che fare con la guerra. Von der Leyen, l’Europa, con il supporto di Meloni, stabiliscono questo aumento delle spese militari per 800 miliardi di euro. Noi viviamo in un Paese in cui si continua a tagliare sulla sanità pubblica e sulla scuola pubblica e in cui gli stipendi continuano ad andare indietro: per tutte queste che per noi sono le emergenze di questo Paese i soldi non si trovano mai, per aumentare la spesa militare invece i soldi li trovano sempre e questo non va bene». (c. a.)
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