ROMA «La Calabria viene sempre raccontata come terra di ‘ndrangheta. Per la prima volta invece nel 2022 i calabresi alzano la testa ed esercitano il voto liberamente. Quello di Cosenza è stato l’unico seggio conquistato da M5s, in una terra di ricatti e ‘ndrangheta. Il Parlamento oggi commette un delitto grave, mette sotto i piedi la libertà di voto dei calabresi e non prende in considerazione l’elevato numero di schede bianche trasformate in valide andate a favore di una famiglia. Questo Parlamento ha votato per favorire una famiglia politica che non brilla per democraticità ma per prepotenza». Lo ha detto Anna Maria Orrico (M5s) commentando l’annullamento di un seggio ai pentastellati a favore del forzista Andrea Gentile.
Molto due anche le parole di Elisa Scutellà, deputata M5s, dopo il voto dell’aula a favore della relazione della Giunta delle elezioni sull’elezione contestata della deputata Anna Laura Orrico per il Collegio uninominale n. 2 della XXIII Circoscrizione Calabria. La relazione ha concluso per la decadenza della deputata Scutellà, del Movimento 5, che era stata eletta in luogo di Orrico, che aveva optato per altro seggio: al suo posto subentra Andrea Gentile di Forza Italia. «Oggi – ha affermato Scutellà – volge al termine una vicenda fatta di soprusi, prevaricazioni: viene calpestato il diritto di voto dei calabresi. Sono state cambiate le regole dopo che siamo andati a votare: la Giunta per le elezioni ha modificato i criteri delle votazioni, utilizzati in maniera retroattiva; una vicenda che ha dell’oscuro, di cui si sta interessando la procura, in cui c’è una percentuale altissima di schede bianche che con il riconteggio sono diventate valide, in cui ci sono delle operazioni strane e anomale. E oggi la maggioranza ha dimostrato per l’ennesima volta di andare avanti con una tirannia, non garantendo il nostro diritto alla democrazia conquistato difficilmente dai nostri antenati, dagli italiani, e che oggi è stato nuovamente calpestato». «La cosa che ci fa ancora più rabbia – ha aggiunto Scutellà – è vedere nel “plotone di esecuzione” messo in atto dalla maggioranza il ministro Tajani, che è rientrato appositamente e che invece di mettere fine a questa guerra e parlare di pace era oggi presente in aula per votare l’ingresso di Andrea Gentile. Questo è quello che ci fa più rabbia». «Per la prima volta – ha sottolineato – aggiungiamo un’ulteriore anomalia: dopo i riconteggi viene sempre data la possibilità di un controllo di schede valide, una percentuale: questa è la prima volta che nella Camera dei deputati viene negato il diritto sacrosanto di riconteggio. Non hanno voluto aprire le schede valide e mai come questa volta, con tutte queste anomalie, avrebbe dovuto essere aperta una percentuale di schede valide ma non ce l’hanno consentito».
Dopo la decisione della Giunta per le elezioni «anche la Camera dei deputati, a larga maggioranza, ha inteso accogliere integralmente le ragioni esposte nel mio ricorso e confermandone la piena fondatezza mi ha proclamato Deputato della Repubblica». Lo dichiara, in una nota, Andrea Gentile, deputato di Forza Italia, che prosegue: «Una determinazione dell’Aula che finalmente ripristina la democrazia nel collegio uninominale calabrese di Cosenza ed al contempo l’esercizio della piena libertà di voto scevra da ogni forma di condizionamento. Una conferma netta e limpida del mio successo elettorale che solo e unicamente per errori marchiani e gravi vizi procedurali mi era stato ingiustamente sottratto. Adempirò come sempre con umiltà, abnegazione, professionalità e competenza al ruolo di parlamentare e mi prodigherò con tutte le forze affinché la Calabria guardi sempre con maggior fiducia al futuro che merita». Gentile aggiunge: «Rivendico con orgoglio di essere calabrese e osserverò con disciplina le decisioni del mio partito, Forza Italia cui sono grato. Ringrazio il vicepresidente del Consiglio e segretario nazionale del partito, Antonio Tajani, il presidente del gruppo parlamentare alla Camera, Paolo Barelli, il capogruppo della Giunta delle elezioni, Pietro Pittalis, il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, tutti i partiti e i gruppi parlamentari della coalizione di centrodestra, unitamente al gruppo parlamentare di Azione, che ha inteso anch’esso confermare l’esito del laborioso e scrupoloso lavoro svolto dalla Giunta. Un ringraziamento particolare al presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, e al coordinatore regionale, Francesco Cannizzaro, per l’amicizia e il sostegno profuso nei confronti della mia persona».
«Le nostre deputate coinvolte in questa triste vicenda per la democrazia del nostro Paese hanno combattuto con grande dignità e forza. Dalle loro parole si capisce chiaramente l’amore per la loro terra: la Calabria, terra quest’oggi tradita. Il dato politico è che Fratelli d’Italia e Lega si accodano alla prevaricazione politica fatta da Forza Italia, ma si vergognano al punto che non hanno nemmeno fatto le dichiarazioni di voto finali. Di fatto si assoggettano alla famiglia Gentile alla ricerca di poltrone senza neppure cercare di inventarsi una narrazione plausibile. E’ lo stesso modus operandi di Giorgia Meloni, che ormai si nasconde da mesi». Così il capogruppo del M5s alla Camera Riccardo Ricciardi, durante la conferenza stampa convocata, a Montecitorio, in seguito alla decadenza delle deputate del Movimento Elisa Scutellà e Anna Laura Orrico.
Per Ilenia Malavasi, intervenuta per il Partito democratico in aula, «è una vicenda difficile, c’era anche una legittima tensione nell’Aula, che ha visto le opposizioni compatte nel votare contro la decadenza della collega Scutellà, per un percorso procedurale che ha visto anche una certa arroganza da parte della maggioranza». Maggioranza che, racconta Malavasi, «non è stata disponibile alla riapertura delle schede valide, o almeno di un campione di queste. Abbiamo iniziato con un ricorso promosso da Andrea Gentile per un differenziale di 482 voti: oggi il differenziale ha cambiato ovviamente parte politica e a favore di Andrea Gentile, ma per soli 240 voti. Quindi crediamo che sia legittimo continuare questa istruttoria, completarla, vedere se nella riapertura delle schede valide questa tendenza viene comunque dimostrata. Proprio per arrivare a una decisione consapevole, senza nessun dubbio rispetto a una decisione che porta a escludere una collega del Parlamento. A lei abbiamo espresso tutta la nostra solidarietà e vicinanza, ma anche tutta la condivisione di un percorso che è stato interrotto prematuramente con un po’ di arroganza. Io credo che l’arroganza in democrazia non sia mai una strada da seguire».
Da membri della Giunta delle elezioni e delle incompatibilità, «nel rispetto della Costituzione, siamo chiamati a fare da giudici di quel che è accaduto. E dovremmo far venire meno la nostra appartenenza partitica o di coalizione. Ho ascoltato interventi di parte e poco realistici, alcuni al limite dell’ipocrisia. Il vero vulnus di questa vicenda è stato quando, prima dell’apertura delle buste contenenti schede bianche e nulla,la Giunta, come di consuetudine, ha adottato i criteri di valutazione che contrastavano con le linee guide del ministero dell’Interno con l’intento di favor voti». Lo ha detto Giulio Sottanelli, deputato di Azione e membro della Giunta per le elezioni nella dichiarazione di voto, in Aula alla Camera, sulla elezione contestata, in Calabria.
«Sul vergognoso scippo del seggio alla Camera dei Deputati compiuto ai danni della collega Elisa Scutellà e a favore di Andrea Gentile, rampollo della potente famiglia cosentina di Forza Italia, sembra ci sia stato l’intervento determinante del Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, il quale, per mettere al sicuro l’operazione e indurre le altre forze di centrodestra a evitare possibili colpi di coda, pare si sia spinto addirittura a mettere in discussione la tenuta della sua maggioranza in regione». È quanto fanno notare i parlamentari del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci, Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino. «In aula – aggiungono i pentastellati – l’indiscrezione dell’interferenza di Occhiuto è aleggiata per tutta la mattinata, fino a culminare via via in una palese denuncia con l’intervento di diversi deputati. La notizia ha trovato conferma poi, a “risultato incassato”, nel comunicato stampa dello stesso Andrea Gentile, il quale ha testualmente rivolto “Un ringraziamento particolare al presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto e al coordinatore regionale, Francesco Cannizzaro, per l’amicizia e il sostegno profuso nei confronti della mia persona”. La prova provata dell’interessamento di Occhiuto» – sottolineano. «Pertanto – rimarcano i rappresentanti 5 stelle – prendiamo atto che Occhiuto piuttosto che occuparsi delle tante criticità che affliggono la Calabria, dalla sanità al lavoro, dalla viabilità ai servizi sociali, trovi il tempo per tessere trame di palazzo a Roma e blindare alleanze tra casati per il proprio futuro politico», concludono i 5 stelle.
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