COSENZA Si è da poco concluso l’intervento del giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, quando il silenzio seguito agli applausi viene “interrotto” da un messaggio recapitato al collega da Tiziana Palazzo, vedova del direttore del carcere di Cosenza ucciso il 12 marzo 1985 dalla ‘ndrangheta. Al Palazzo della Provincia è in corso una manifestazione in ricordo dell’uomo capace di non inchinarsi dinanzi al boss Franco Perna e che pagò con il sangue quel rifiuto. «La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile», dice Palazzo citando lo scrittore calabrese Corrado Alvaro. Il Corriere della Calabria ha dedicato una intera sezione del sito alla vita del celebre scrittore (trovate qui tutti gli articoli curati dall’antropologo Vito Teti).
Con le parole di Alvaro, la vedova ringrazia i presenti «per la memoria condivisa di un uomo, la cui vita fu dedicata agli affetti più cari, alla lotta al compromesso. Siamo con voi legati da un filo rosso che non è solo il sangue versato da un innocente uomo delle istituzioni, ma è anche soprattutto ardente desiderio di cambiamento». (f.b.)
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