COSENZA Dopo la denuncia del sindacato di polizia della Cgil ora le istituzioni prendono la parola. I primi a farlo sono il presidente del Consiglio Comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca e l’europarlamentare Sandro Ruotolo. Per Mazzuca e Ruotolo «la chiusura di un presidio di legalità così importante qual è il Reparto Prevenzione Crimine è una scelta che porterà molte ricadute dal punto di vista della sicurezza nella città. Un depauperamento del controllo del territorio potrebbe portare alla sfiducia da parte dei cittadini e degli imprenditori verso le istituzioni con enormi conseguenze sul tessuto socio-economico di Cosenza. Oggi più che mai – aggiungono i due esponenti dem – la richiesta di sicurezza si fa più incessante e l’assenza di ben dieci pattuglie giornaliere sul territorio assicurata fino a oggi da questo Reparto regalerebbe maggiore spazio alla criminalità, innalzando l’allarme sociale con l’inevitabile aumento dei reati».
«Dai dati forniti dal sindacato – aggiungono Ruotolo e Mazzuca – abbiamo appreso con meraviglia che, nel solo anno 2024 appena passato, l’RPC di Cosenza ha identificato più di 80.000 (ottantamila) persone, controllato più di 40.000 (quarantamila) veicoli, partecipato a 13 operazioni di Polizia Giudiziaria con 70 arresti all’attivo e assicurando un controllo del territorio per la provincia di Cosenza, di Crotone, di Brindisi , Bari, Lecce, Roma e persino in Albania al “famoso” centro di accoglienza, con più di 2400 equipaggi su strada. Senza questa qualificata presenza – si chiedono – chi sopperirà a questa mancanza? A rischio è la sicurezza di tutti!».
Giuseppe Mazzuca e Sandro Ruotlo ribadiscono che del fatto interesseranno la parte politica di riferimento a ogni livello, evidenziando che gli “spot pubblicitari” sulla sicurezza dell’attuale Governo non corrispondono alle reali politiche sul territorio.
«A breve sarà indetto un consiglio comunale straordinario sulla vicenda – così il presidente del Consiglio Mazzuca e l’europarlamentare Ruotolo – sulla paventata chiusura del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza».
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